Luciano Moggi assolto perché “il fatto non costituisce reato”. Il tribunale di Milano ha emesso la sua sentenza: l’ex direttore generale della Juventus non diffamò l’ex presidente dell’Inter Giacinto Facchetti. Il processo, che per molti era diventato una sorta di costola di quello di Calciopoli, si risolve dunque in favore di Moggi, che nel corso di una trasmissione televisiva aveva parlato delle telefonate “imbarazzanti” dell’Inter.\r\n\r\nDa lì era scattata la denuncia da parte di Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto (morto nel 2006), ma il giudice monocratico di Milano, Oscar Magi ha respinto la richiesta del pm Elio Ramondini che aveva chiesto di condannare l’ex direttore sportivo della Juventus al pagamento di 10 mila euro. “Il fatto non costituisce reato” e per Moggi è una piccola-grande vittoria: il fatto che un tribunale non abbia ravvisato alcun reato nelle dichiarazioni secondo le quali anche altri dirigenti telefonavano ad arbitri e designatori, conferma anche che il processo di Calciopoli è stato sostanzialmente un processo monco. Cosa in parte confermata dalla relazione di Palazzi del 2009, dalla quale l’Inter si salvò grazie alla prescrizione.