Moggi, annullata la sentenza Gea: “Ora c’è chi si mangia il fegato”

(FILES) Picture taken on May 7, 2006 of(FILES) Picture taken on May 7, 2006 ofLa Cassazione ha ieri annullato la sentenza Gea nei confronti di Luciano e Alessandro Moggi. La macchina del fango ha cercato l’ultimo colpo di coda parlando di prescrizione: ribadiamo, si tratta di annullamento della sentenza della Corte d’Appello, per cui il casellario giudiziario di Moggi è pulito. A distanza di qualche ora dalla sentenza, l’ex dg della Juventus ha parlato alla trasmissione radiofonica ‘Stile Juventus’ su Radio Manà Manà Sport:\r\n

“Io non ero presente fisicamente, i giornali possono scrivere ciò che vogliono anche perché in tanti rimangono male se io vengo assolto, non mi importa niente, ma l’importante è che il mio casellario giudizario è pulitissimo – dice Moggi ai microfoni di Nicola De Bonis – Non si tratta di prescrizione, è stato assolto il punto d’accusa sulla violenza privata al calciatore Blasi, a me interessava uscirne fuori; pensate che si partiva da un’associazione a delinquere e invece cosa era rimasto: una violenza perché non avevo pagato lo stipendio ad un calciatore che veniva da 6 mesi di squalifica per un caso di doping”.

\r\nL’attacco alla stampa che ha in questi anni gettato fango sulla famiglia Moggi è durissimo:\r\n

“Dovrebbero vergognarsi – prosegue l’ex direttore generale della Juve – tutti coloro che continuano a parlare a modo loro, e a scrivere le cose a modo loro. Della Juventus  mi sembra che la Gea avesse solo due calciatori, un nazionale italiano Tacchinardi e uno rumeno Mutu, preso a parametro zero e rivenduto dalla Juve a 9 milioni, quindi tutto sommato penso a tutti quelli che parlavano di un’enorme quantità di calciatori sotto contratto con la Gea, ennesima bugia tra le tante dette a quel tempo: io non voglio andare appresso a questa gente, che ora si mangia il fegato davanti  a queste sentenze e non do spiegazioni a nessuno di loro, anche perché queste persone non hanno il coraggio di guardarsi allo specchio mentre io certamente lo posso fare”.

\r\nFoto Getty Images – Tutti i diritti riservati

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Pubblicato da
Alberto Zamboni