Moggi: “Troppi avvoltoi attorno alla Juventus. E Marotta ha fatto i suoi sbagli”

Era impossibile per una Juve in così evidente difficoltà non attirarsi critiche interessate e velenose. Accade come quando quei volatili rapaci e repellenti calano a pascersi di disgrazie altrui. E il past-president Giovanni Cobolli Gigli (ex dirigente della Rinascente), che si era contrassegnato sin dall’inizio con discorsi verbosi e opinioni fiume che non hanno lasciato traccia nella storia del calcio e della Juve, ha perso anche stavolta una buona chance per tacere. Cobolli Gigli dice che la sua Juve «puntava molto sui giovani italiani e ne aveva molti in portafoglio», dimenticando i meriti e la paternità di chi glieli aveva lasciati, assieme allo zoccolo duro di una squadra che è quella che seppe classificarsi terza tre campionati fa, e seconda nel 2009. L’improvvido ex presidente ne parla invece come suo esclusivo risultato. Finito il lascito per ragioni di età, la squadra è naufragata nel misero campionato dello scorso anno ed è lì che si sono misurati i limiti di quella gestione. Ora Cobolli lancia il suo dardo rancoroso, notando che «i risultati del buon lavoro di Delneri e Marotta non si vedono», badando bene a non dire nulla dei molti guai succedutisi lungo la strada. Il bersaglio del past-president è Andrea Agnelli, che lui «stima moltissimo», ma che però, ci tiene a dire, vive «in una situazione decisamente cambiata», perché i tifosi «hanno per lui uno smisurato affetto» e hanno ora “«la pazienza di aspettare» (e sembra che questi due aspetti gli diano non poco fastidio).\r\n \r\n\r\nAi nostri lettori non dobbiamo ricordare che fin dall’inizio della stagione avevamo detto dove poteva arrivare la Juve e anche qualche perplessità sul tipo di mercato condotto. Vedo però che le critiche stanno prendendo piede oltre l’ordinario e qualche risolino sarcastico è andato a commentare le parole di Marotta sulle difficoltà del momento. Il mercato di gennaio è di per sé inadatto a operazioni di peso, indipendentemente anche da una disponibilità anticipata di budget rispetto alle operazioni estive, come chiesto dal tifo. In ogni caso, mai come in situazioni del genere bisogna remare tutti da una stessa parte, aspettare il recupero di pedine fondamentali, anche quel Melo cui speriamo sia servita l’ultima lezione. Siamo poi convinti che Marotta direzionerà diversamente le sue mosse, dopo aver preso atto degli inciampi dell’ultimo mercato. Una volta abbiamo detto: chi viene alla Juve deve vestirsi e pensare da Juve, dimenticando il passato,pur proficuo ma non da primi della classe. Passiamo adesso al calcio giocato, quello di Coppa Italia, che ha visto impegnate mercoledì l’Inter, vittoriosa sul Genoa (3-2), il Palermo sul Chievo (1- 0), ieri sera la Juve 2-0 sul Catania, con Gigi Buffon finalmente al rientro, dopo un lungo periodo di tribolazione: ed è proprio in questi mesi che il buon Gigi è stato criticato, quasi si volesse far capire che non era sufficientemente attaccato ai colori bianconeri. Lui che non a torto è stato definito il miglior portiere del mondo, lui che, rinunciando a richieste allettanti, ha preferito seguire la Juve anche in B. Complimenti Gigi, in bocca al lupo! \r\n\r\n(Di Luciano Moggi per Libero)\r\n\r\n\r\n