“Non pensavo di riuscire a inserirmi così in fretta. Ho dato il meglio di me sin dall’inizio. Al resto hanno pensato i compagni, lo staff tecnico, la società, la famiglia”. Milos Krasic si confessa in esclusiva a ‘Tuttosport’, dalle cui colonne fa il bilancio dei suoi primi 4 mesi in bianconero: “Sapevo che l’allenatore era cambiato, che c’erano molti volti nuovi, che bisognava ricostruire un’identità vincente. Il segreto è l’atmosfera tra di noi, il legame che si è creato vivendo insieme. Ricorda, per certi versi, l’atmosfera che ho trovato nella nazionale serba durante le qualificazioni che poi ci hanno portato ai mondiali in Sud Africa. Ma nel club è più difficile ricrearla, quindi grande merito al nostro gruppo”.\r\n\r\nL’IMPRESA CON LA LAZIO\r\n“Una pazzia? Sì, dovuta all’indecisione: non sapevo se passare o calciare in porta. Poi, all’ultimo istante ho optato per il tiro, che non era granché, se vogliamo, ma è stato… aiutato dal portiere. Sì, non avevo colpito bene la palla e Muslera ci ha messo la mano. E’ stato il momento più entusiasmante alla Juve. Sì, sicuramente. Insieme con la firma del contratto”.\r\n\r\nLO SCUDETTO? CI CREDIAMO\r\n“Posso dire che siamo una grande squadra, abbiamo dimostrato di possedere le qualità per andare al dunque, passo dopo passo verso il titolo. E vedremo dove arriveremo. Certo che ci crediamo, che ci pensiamo. Dopodiché, la gente ha visto chi siamo: abbiamo i numeri, quelli giusti per tagliare ogni traguardo. E ci auguriamo lo scudetto. Il Milan è forte. Ma occhio anche all’Inter, tornerà in lizza. Niente è deciso”.\r\n\r\nLA PROMESSA\r\n “Prometto ai tifosi che io e tutta la squadra faremo il possibile per continuare a giocare così, a vincere, con ambizione smisurata. Senza di loro non arriveremmo da nessuna parte, sono il dodicesimo uomo in campo. Ne approfitto per mandare a tutti quanti un grande saluto”.