Interviste

Milik: “Vicino alla Juve già in passato, voglio scrivere pagine nuove”

Arkadiusz Milik si è presentato in conferenza stampa ai nuovi tifosi della Juventus. Il centravanti polacco ha ribadito quanto detto il giorno del suo sbarco a Torino: “Questo è un momento speciale della mia vita – ammette – Era sempre il mio obiettivo giocare in un grande club, questo è uno dei più grandi al mondo. Questo era il mio obiettivo, ora che sono arrivato voglio giocare, fare tanti gol ed essere felice”.

Milik: “In coppia con Vlahovic? Decide il mister”

Vice Vlahovic o in coppia con il serbo: l’ex Napoli è pronto a rendersi utile in diversi modi. “Ho fatto due/tre allenamenti con la squadra. Anche ora non ci sarà tanto tempo per allenarsi. Posso giocare con due punte, lo facevo anche in Nazionale con Lewandowski. Questo però lo lascio al mister, è lui che decide la tattica e tutto il resto. Io faccio quello che posso in allenamento per farmi vedere e stare bene”.

Già in passato Milik è stato vicino alla maglia bianconera, ma poi per un motivo o per un altro il matrimonio non si era consumato. “Sì, sono già stato vicino. Le cose sono andate poi in modo diverso. Sono stato tante volte accostato alla Juve, anche sui giornali. Due o tre anni fa c’era qualcosa di concreto, alla fine non è successo. Non guardo tanto al passato, l’importante è ciò che c’è ora. Sono contento della scelta, sono contento di essere qui. Spero di fare tanti gol per questo club”.

Dopo la parentesi francese, il centravanti polacco ritrova anche una Serie A un po’ diversa. “Non voglio parlare della Roma, ma dico che il livello in Serie A è sempre stato alto, ora è ancora più alto. Ora ci sono 4/5 squadre che lottano per lo scudetto, questo lo rende ancora più difficile da vincere. Come sto? Mi sento bene. Ho fatto 30 gol in 50 partite, ma quello che ho fatto in passato non conta più. È così il calcio moderno, conta quello che fai ora. La gente non guarda più dietro, ora scrivo pagine nuove. Ruolo preferito? Sono attaccante, il mio ruolo è attaccare, fare gol. Mi piace giocare solo, con le due punte. La squadra comunque la sceglie il mister, decide lui”.

L’incrocio con il Napoli e il Marsiglia

Quanto alla sua ex squadra italiana, Milik non si è nemmeno preoccupato di guardare il calendario. Quello che conta è la partita di domani: “La verità è che non ho guardato il calendario. Ora è importante che giochiamo con lo Spezia, quando giochiamo a Napoli non so. Cosa non ha funzionato? Volevo andare via, le cose non sono andate come volevano tutti e sono finito fuori rosa. Cosa ho preso da Sarri e Sampaoli? Ogni allenatore è diverso, ognuno di noi è diverso e vede il calcio in modo diverso. Da ognuno puoi imparare e crescere. Volevo sempre prendere qualcosa da ognuno di loro per diventare più forte. Spero di averlo fatto. La Juve vista da fuori? Erano sempre partite speciali quando ero a Napoli. Non sono il primo e l’ultimo giocatore a vestire entrambe le maglie, ora gioco nella Juve ed è quello che mi importante. Marsiglia? Alla fine del campionato volevo restare. C’era un buon progetto per quanto riguarda la squadra e tutto. Dopo le squadre sono cambiate, è andato via il mister e sono arrivati 7/8 giocatori. Per me è arrivata questa opportunità di giocare in un grande club e ho fatto questa scelta”.

Infine due battute su Vlahovic (paragonato a Lewandowski) e su Szczesny, che lo sta aiutando ad inserirsi più in fretta. “Difficile paragonare i giocatori. Dusan è molto giovane, è sicuramente forte. Lewandowski è in un altro momento della carriera. Sono entrambi forti. Per gli attaccanti parlano tanti i numeri, per me Dusan può migliorare ancora tantissimo. Ha 22 anni, ha un grande futuro davanti a sé. Con Wojciech – aggiunge – ci conosciamo da tanto tempo. Da quando sono arrivato c’è un’atmosfera buona nello spogliatoio. Le infrastrutture qui sono incredibili: hai tutto organizzato, devi solo pensare a giocare. Non ti manca niente qui”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni