Milik: “Scelta Juve è stata rapida, ero già stato vicino in passato”

Arkadiusz Milik racconta la trattativa con la Juventus dal ritiro della nazionale polacca: “Szczesny mi ha chiamato per ultimo”

Arkadiusz Milik ha parlato dal ritiro della nazionale polacca a Meczyki. Inevitabile tornare sul suo trasferimento dal Marsiglia alla Juventus: anche se le cose non stanno andando benissimo per i bianconeri, l’impatto del nuovo centravanti è stato positivo e il diretto interessato non è per nulla pentito. “Devo ammettere che mi sento bene con quella maglia. È un bel kit con bei colori e buoni sponsor. La trattativa? Ho sempre approcciato le questioni di mercato con calma. I miei agenti se ne occupano. Io sono focalizzato solo su giocare a calcio, è la cosa più importante per me. Al mio agente ho detto di non disturbarmi se non c’era un’offerta concreta, ma di chiamarmi se c’era qualcosa di serio. E dopo Marsiglia-Nantes, terza partita di campionato, mi ha chiamato dicendomi che la Juve era interessa a me. I giorni successivi è volato a Torino per parlare. È stata la prima volta in cui ho scoperto che la Juve mi voleva. Sapevo che dovevano avere un contatto tra di loro, ma se non c’era niente di concreto non volevo entrarci. Il mio agente mi ha chiamato quando il loro interesse per me è diventato serio”.

Milik: “Vicino alla Juve già in passato”

Si dice che la Juve dovesse scegliere tra lui e Depay, ma Milik non è interessato a questo aspetto della trattativa, fa parte del mercato. Per l’ex Napoli e Ajax l’importante è che ci fosse l’interesse della Vecchia Signora: “La scelta di andare alla Juve è stata rapida – ammette – È stato sempre il mio sogno quello di giocare per un grande club come la Juve. Da quando ero piccolo volevo giocare per una grande squadra. Possiamo contare il numero di grandi club sulle dita di due mani. Mi ha fatto piacere avere questa occasione e ho colto l’opportunità. Non avevo niente da perdere. Potevo andare alla Juventus già in passato? Si, ero vicino, ma poi i due club devono trovare l’accordo. L’accordo all’epoca non si trovò e quindi non andai alla Juve. Il Napoli rifiutò una proposta dalla Roma che offriva più soldi. È stata una loro decisione e io l’ho rispettata. Un giocatore può non essere d’accordo coi termini del contratto se qualcosa non gli piace. Sono contento che tutto ha funzionato e ho avuto la chance di andare alla Juve. È un grande onore giocare per un club così grande. Szczesny? La cosa più divertente è che ogni volta che ero vicino alla Juve, mi chiamava. In quel momento, quando ero molto vicino, mi ha chiamato per ultimo”.