Milan-Juventus 1-2: tabellino, commento, highlights e interviste
MILAN: Abbiati; Bonera (34’ pt Abate), Nesta, Papastatopoulos, Antonini; Gattuso, Pirlo, Boateng (24’ st Seedorf); Robinho; Pato (30’ st Inzaghi), Ibrahimovic. A disposizione: Amelia, Montelongo, Yepes, Flamini. All. Allegri.\r\n\r\nJUVENTUS: Storari; Motta, Bonucci, Legrottaglie, De Ceglie (40’ pt Pepe); Martinez (11’ st Sissoko), Felipe Melo, Aquilani, Marchisio; Del Piero (41’ st Amauri), Quagliarella. A disposizione: Costantino, Sorensen, Giandonato, Giannetti. All. Del Neri. ARBITRO: Rocchi di Firenze AMMONITI: 36’ st Felipe Melo, 39’ pt Boateng, 7’ st Pepe.\r\nRETI: 24’ pt Quagliarella, 21’ st Del Piero, 37’ st Ibrahimovic.\r\n
\r\n\r\nIL COMMENTO DI FRANCESCO FEDERICO PAGANI\r\nMezza impresa, senza ombra di dubbio, quella compiuta dai ragazzi di Delneri nell’arena milanese di San Siro.\r\nIntendiamoci, la vittoria non è meritatissima, nel senso che a giocare meglio sono i padroni di casa, che non meriterebbero di uscire sconfitti. Vista la situazione di gravissima emergenza, in special modo in difesa, non si può però non fare dei grandi applausi a chi è sceso in campo ed ha lottato con grande determinazione contro un avversario per altro più forte per riportare una vittoria realmente molto importante.\r\nLe premesse non erano delle migliori, per i Bianconeri. Anzi.\r\nDell’assenza di Krasic, squalificato per la simulazione effettuata contro il Bologna, si era parlato per tutta la settimana su radio, tv e giornali. Anche in maniera piuttosto sterile, spesso fuoriluogo.\r\nA questa, pesantissima, si era poi aggiunta quella altrettanto pesante di Chiellini, vera e propria colonna della retroguardia juventina, schierata quindi con il non certo irreprensibile Motta a destra e con un Legrottaglie poco abituato a scendere in campo in questa stagione.\r\nDurante il match le cose si erano poi aggravate con l’infortunio a De Ceglie, che aveva costretto l’allenatore ex Sampdoria a schierare Pepe nell’inedito ruolo di terzino sinistro.\r\nIl tutto si era acuito poi nella ripresa con un secondo infortunio, questa volta capitato a Martinez.\r\nVincere in queste condizioni è quindi qualcosa che non può che dare grandissima soddisfazione, obiettivamente.\r\nPerché il Milan creerà molto più gioco, certo, ma tutto sommato la rimaneggiatissima retroguardia juventina riuscirà, pur barcollando spesso, a rimanere in piedi per ottanta minuti, cedendo solo di fronte allo strapotere fisico di Ibrahimovic.\r\nIbra che però, è giusto dirlo, nel corso del resto del match aveva sprecato parecchio.\r\nPerché se è giusto attribuire buona parte delle colpe di questa sconfitta ad Antonini, parzialmente colpevole in occasione del primo goal e totalmente in occasione del secondo, è altrettanto vero che una punta con le capacità di Ibra non può limitarsi a liberarsi in area a furia di sportellate per poi calciare il pallone fuori dallo specchio. Altrimenti i conti non tornano.\r\nDel resto gli amici milanisti è da lui, e non certo dalla coppia Abate – Antonini, che devono aspettarsi qualcosa in più. Qualcosa che tutto sommato questa sera ha stentato a dare.\r\nMa ci sarà tempo per rifarsi.\r\n\r\n
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