Messo alla porta e poi riaccolto | L’esempio di McKennie si ripete
Il mercato di gennaio sta per concludersi ma c’è ancora spazio per qualche sorpresa, come quella riservata dalla Juve.
Ancora poco più di 24 ore e la sessione del mercato di gennaio sarà terminata. Le squadre stanno cercando di chiudere gli ultimi colpi prima del gong finale e provano ad accelerare i tempi per depositare i contratti entro i termini.
Anche la Juve continua a muoversi e ha piazzato il colpo a sorpresa, Carlos Alcaraz. L’argentino ha già svolto le visite mediche e verrà annunciato una volta che si completeranno tutti i passaggi burocratici, fra visti e permessi.
Oltre 50 milioni di euro il costo totale dell’operazione fra prestito oneroso fino a giugno e diritto di riscatto per il centrocampista classe 2002 in arrivo dal Southampton che porterà dinamismo e tanta intensità, condita da qualche gol.
Mercato Juve, Tiago Djalò e Alcaraz
Nel mercato di gennaio sono arrivati due nuovi elementi per la prima squadra come Tiago Djalò, che ha rinforzato la difesa, e appunto Alcaraz per il centrocampo. Senza dimenticare Pedro Felipe per la Next Gen e Francisco Barido per l’Under 16.
Dunque, linea verde sempre più forte per la Juve, che pensa ora solo al campo. Difficile infatti che possano concretizzarsi altri colpi, anche perché in questo momento tutti i reparti sono al completo. Anche l’attacco, con Kenan Yildiz che può essere considerato un nuovo acquisto. Ma non solo, perché la fumata nera fra l’Atletico Madrid e Moise Kean regala a Max Allegri un attaccante in più.
Juve, salta Kean all’Atletico Madrid: resterà a disposizione di Allegri
Era tutto pronto per l’annuncio, con le visite mediche effettuate e anche superate. Ma l’infortunio subito obbligherà Kean a un periodo di riatletizzazione di almeno 30 o 40 giorni, considerati troppi dall’Atletico che ha quindi rispedito Moise a Torino.
E il classe 2000 ci resterà, visto che non sono previsti altri movimenti se non a sorpresa. Kean segue l’esempio di Weston McKennie, che in estate sembrava prossimo alla cessione e ora è un elemento imprescindibile. E l’italiano vuole imitare il texano.