Mercato Juve: tante voci ma poche offerte per Rugani, Pjaca, Higuain e Sturaro
La Juve pensa alla cessione di Caldara perché a parte le voci di mercato non sono arrivare offerte adeguate per i calciatori non più nei piani della società
La Juve sarà probabilmente costretta a sacrificare Mattia Caldara perché, al di là di voci e rumors di mercato, di offerte concrete ed adeguate per i calciatori considerati in esubero non ne sono arrivate dalle parti della Continassa. È questo il quadro che si sta delineando nelle ultime ore e che vede la dirigenza bianconera ora costretta a fare cassa per via degli importanti investimenti fatti nelle passate settimane. Tra il riscatto di Douglas Costa e gli acquisti di Cristiano Ronaldo, Emre Can, Mattia Perin e Joao Cancelo, la Juventus ha speso circa 230 milioni, di cui gran parte dovranno essere recuperati dalle cessioni, che però tardano ad arrivare.
Da giorni si parla del possibile addio di Daniele Rugani, che piace molto e indubbiamente a Maurizio Sarri, ma le cifre che stanno circolando sui giornali sembrano essere gonfiate. Si parla infatti di 45-50 milioni che in realtà nessuno avrebbe mai offerto alla Juve, così come mai il Chelsea si è avvicinato alla richiesta bianconera di 60 milioni per Gonzalo Higuain. Il club londinese è costretto a vendere prima di comprare e al momento i Blues hanno lo stesso problema di Marotta e Paratici, ovvero non riescono a piazzare né Alvaro Morata né David Luiz, che viste le cifre in ballo non hanno molte richieste sul mercato internazionale.
Mercato Juve: tutti li vogliono, nessuno se li piglia
Discorso analogo per Stefano Sturaro e Marko Pjaca: il primo ha ricevuto ammiccamenti da Premier League e Liga Spagnola, ma nessuno si è fin qui nemmeno avvicinato alla richiesta di 20 milioni di euro formulata da Marotta. Pare che il Leicester sia il club che si è spinto più avanti con 13 milioni. Il fantasista croato, infine, reduce da un infortunio e da sei mesi deludenti (soprattutto per minutaggio) in Bundesliga, è valutato 20 milioni dalla Juve, ma la Fiorentina e gli altri club cui è stato accostato, sono molto lontani da quella cifra. Insomma, Marotta e Paratici si trovano in un cul-de-sac dal quale dovranno uscirne alla svelta, ma considerati i precedenti, la tifoseria nutre molta fiducia nel duo dirigenziale e confida che Mattia Caldara non sia sacrificato sull’altare di questo stallo nelle cessioni.