John Elkann prende in mano la Juve. L’Amministratore Delegato di Exor ha deciso di scendere in campo e di operare in prima persona sulle scelte che comporranno la rosa della prossima stagione.
Prima le parole sulla sentenza della Corte d’Appello Federale, annunciando battaglie legali. Poi, la difesa a spada tratta del cugino Andrea Agnelli travolto dalle polemiche. E ora scende in campo in prima persona, prendendo in mano le redini. John Elkann ha deciso di intervenire in prima persona nella gestione della Juventus. Dopo tanti anni passati nelle retrovie, osservando da lontano senza mai dire nulla, l’Amministratore Delegato di Exor vuole mettere i puntini sulle i.
Il ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI può restituire i 15 punti tolti dalla Corte che ha spinto la Juve fino al 13esimo posto in classifica. Ma c’è ancora da vedere come si svilupperà la questione relativa alla cosiddetta manovra stipendi che potrebbe portare nuove penalità a livello di punti, oltre ad una forte ammenda per la società. Serve quindi cambiare rotta a livello di scelte dirigenziali, sul mercato e sulla gestione delle risorse. Ed Elkann vuole dire la sua.
Uno dei punti principali riguarda la gestione dei calciatori in scadenza contrattuale. Sono diversi i giocatori in rosa che dal primo luglio prossimo saranno liberi da vincoli. E secondo la Gazzetta dello Sport la strada è già segnata. Detto più volte di Juan Cuadrado e Alex Sandro, che sicuramente lasceranno la Juve, ci sono altri due casi spinosi.
Uno legato ad Adrien Rabiot, che però continua a chiedere almeno 10 milioni di ingaggio, e l’altro ad Angel Di Maria. Sul Fideo si farà qualche ragionamento in più visto il valore del giocatore, ma le cifre dovranno essere inevitabilmente più basse visto che il 14 febbraio compirà 35 anni. Infine, Leandro Paredes non sarà riscattato e tornerà al PSG. In totale il risparmio per le casse bianconere sarà di 70 milioni lordi.