È un sogno che si realizza. Mio papà – puntualizza il centrocampista – , da ragazzo era juventino. La Juve è la Juve, è la squadra campione d’Italia. Mi piace molto Antonio Conte, mi piace la squadra perché nessuno molla mai. Sono sempre sul pezzo, sono animali dentro il campo. Vogliono sempre vincere: è la mia mentalità. Gioco davanti alla difesa, raramente mi sono adattato a fare il difensore centrale. Cerco soprattutto di rubare palloni, ma anche di impostare. A Juric devo tutto. L’ho avuto in Primavera e mi ha insegnato i segreti del ruolo e mi ha aiutato a diventare uomo. Ho 20 anni, ma tanti dicono che sembro un adulto. Fino a gennaio non ho avuto spazi. Piano piano Gasperini mi ha rimesso in campo, sono stato agevolato anche dall’infortunio di Matuzalem.
\r\nIntanto, rimarrà un’altra stagione al Genoa per fare esperienza prima del grande salto:\r\n
Questa squadra è la mia vita da quando avevo 14 anni e mi sono trasferito da Sanremo. Devo fare un grande campionato con il Genoa per guadagnarmi la fiducia di chi ha creduto in me. Il rapporto con i tifosi è sempre stato meraviglioso e continuerà ad dopo il Brasile esserlo. È chiaro che un giocatore ligure, genoano che gioca nel Genoa, ha un rapporto particolare con il pubblico. Giocare a Marassi fa venire i brividi. E’ una sensazione incredibile.