Mercato Juve, ostacolo per Pellegrini alla Lazio. A meno che…
Luca Pellegrini è sempre un obiettivo della Lazio. Ormai non è più un mistero, perché ai biancocelesti serve un terzino sinistro di piede mancino e l’ex romanista è il profilo ideale. La Juventus, proprietaria del cartellino, non è molto propensa a interrompere l’attuale prestito del giocatore all’Eintracht Francoforte. Anche se c’è un ostacolo ulteriore.
Lazio-Pellegrini, la posizione della Juve
Luca Pellegrini si è trasferito all’Eintracht Francoforte in estate. In prestito, per trovare più spazio visto che alla Juventus le possibilità di avere continuità erano molto ridotte. Una buona prima metà di stagione in Bundesliga, con 14 presenze totali contando anche la DFB Pokal e la Champions League. Ora però potrebbe cambiare un po’ la situazione. Come riporta il Corriere dello Sport, infatti, l’esterno sinistro avrebbe chiesto di tornare in Italia, dove c’è una squadra ben disposta ad accoglierlo.
Si tratta della Lazio, alla caccia da tempo di un terzino sinistro che abbia nel mancino il suo piede naturale. E Pellegrini sarebbe il profilo ideale. Giovane, italiano e favorevole al trasferimento. La Juventus, proprietaria del cartellino, ha però idee diverse. I bianconeri infatti preferirebbero che il giocatore completasse la stagione in Germania, in modo poi da poterne valutare la cessione a titolo definitivo in estate, per fare cassa.
Pellegrini alla Lazio, cosa manca
Il Corsport però sottolinea il vero ostacolo della trattativa. Se anche la posizione della Juve è contraria ma non così netta, c’è un’altra difficoltà oggettiva. Che è quella dell’ingaggio di Pellegrini. Il giocatore guadagna circa 3 milioni di euro a stagione. Decisamente troppi per le casse della Lazio, che non può permettersi di pagare per intero lo stipendio dell’ex Roma.
La soluzione sarebbe quella di dividere il pagamento con la Juventus, ma è necessario che i bianconeri si accollino almeno il 60%. Ecco quindi che l’affare diventa in salita. A meno che nell’affare non si inserisca il discorso legato a Sergej Milinkovic-Savic.