Meani a Bergamo: “Richiama Trefoloni o gli tagliamo la testa”

Moratti e Bergamo, Bergamo e Galliani, Foti e Bergamo, Cellino e Bergamo, Meani e Collina… Quelle di seguito sono le telefonate che la difesa sta scartabellando per dimostrare che farsa sia Calciopoli e alcune di esse saranno alla base della controffensiva della prossima udienza, prevista per il 13 aprile.\r\n\r\nFine febbraio 2005\r\nMeani: «Ti prometto che quando diventerai designatore non ti chiamo più…» Collina: «Dai ah ah ah» Meani: «Mi ricorderò sempre che quando avevamo posto il veto a Pisacreta l’unico che mi ha chiamato per dirmi che sbagliavamo è stato lui, Brontolo…»\r\n\r\nCollina: «Va buono dai, ho provato a chiamarlo ma da una parte è staccato, il cellulare è staccato, all’altra probabilmente la segretaria non c’è…»\r\n\r\nMeani: «Il massimo sai cos’è? Che lui va a San Siro assieme all’altro, il peggiore con cui trattare è lui, no perché a lui non va bene niente, fuori qui, su, giù, chi sono questi, chi è quest’altro…sono tutti i casini che fa, poi è cattivo come l’aglio… gli allenatori fan casino e lui li manda via…è micidiale capito?»\r\n\r\nCollina: «No ti dicevo ho chiamato il capo…» Meani: «Sì, il grande capo» Collina: «Ma il cellulare era staccato, segreteria, invece quello dell’ufficio diretto ti passava il centralino, io tramite il centralino preferivo evitare per cui…»\r\n\r\n\r\nAprile 2005\r\nGalliani: «Questi signori han perso la testa mi creda, perché ci sono comportamenti nei confronti dell’universo, in Lega in Federazione…»\r\n\r\nBergamo: «Glielo voglio dire perché si sappia, tra me e lei naturalmente…»\r\n\r\nGalliani: «Non si preoccupi tale rimane…»\r\n\r\nBergamo: «Io posso sbagliare magari una griglia, penso che un arbitro sia in forma e magari non è in forma, oppure l’arbitro è in forma e sbaglia, però a priori voler sbagliare è tutta un’altra cosa, mi taglierei le mani mi creda… Ecco questo filo che ho con lei vorrei tenerlo fino a giugno dottore…»\r\n\r\nGalliani: «No no no ma poi si vedrà…adesso vediamo la fine del campionato…con i giusti equilibri…»\r\n\r\nBergamo: «Mi faccia sentire un po’ il suo calore in questo momento perché…» Galliani: «Assolutamente…» Bergamo: «Sono solo, non solo, meno che solo…»\r\n\r\nGalliani: « Ma no no ci sono io…»\r\n\r\n22 Febbraio 2005 \r\nCellino: «Sono contrario a dare un anno di proroga a Collina… è una persona che non mi fa impazzire, e anche come arbitro ha culo, ma non mi fa impazzire, è uno molto fortunato ma non mi fa impazzire (…) Vuole la proroga? E vada in Inghilterra, vada in Giappone…Ma vai dove c… vuoi…Paparesta è arbitro di livello, Collina gli pulisce le scarpe…»\r\n\r\nBergamo: «Vedo che capisce»\r\n\r\nAprile 2005\r\nMeani: «Te chi mi mandi a Firenze?» Bergamo: «Come griglia? Te dici come griglia di arbitri? L’abbiamo fatta a 3 ma mi fai dire una cosa che con Gigi (Pierluigi Pairetto, l’altro designatore, ndr) non abbiamo ancora concordato… Ho in mente di metterne tre perché non voglio preclusioni e gli arbitri sono Messina, Farina e Rodomonti per me, poi sentiamo Gigi perché poi immaginerai quelli che sono i tre che voglio mettere la domenica successiva»\r\n\r\nMeani: «Ho capito, tu vuoi mettere Paparesta» Bergamo: «Sì» Meani: «Collina» Bergamo: «Sì» Meani: «Trefoloni» Bergamo: «Sissignore, e mi ci gioco la testa»\r\n\r\nMeani: «Però a Trefoloni gli fai un bel discorsetto…»\r\n\r\nBergamo: «Stai tranquillo, stai tranquillo…»\r\n\r\nMeani: «Perché se no gli tagliamo la testa noi» Bergamo: «Stai tranquillo» Meani: «Se no chiamalo e parlagli»\r\n

\r\nNovembre 2004 \r\nBergamo: «Domani c’è il sorteggio a Roma, lo fa Gigi. Abbiamo pensato a Parma-Reggina da seconda fascia perché in prima fascia non ci va, e in seconda fascia c’è un po’ di esperti, anche un giovane che sta facendo bene, vediamo un po’ che cosa vi tocca…»\r\n\r\nFoti: «Ti raccomando che è troppo importante…»\r\n\r\nBergamo: Ti dico: c’è un esperto, De Santis, c’è Morganti, che è un altro esperto, Saccani ha fatto una quarantina di gare in serie A e poi il giovane è Tagliavento che vogliamo lanciarlo… a meno che domani mattina si cambi qualche idea, ti do quello che avevamo concordato…»

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Pubblicato da
Alberto Zamboni