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McKennie, Arthur e Dybala: festa vietata a due giorni dal derby

I calciatori della Juventus e i loro ospiti sono stati denunciati per violazione delle norme anti-Covid

A due giorni dal derby tre calciatori della Juventus finiscono sulle prime pagine dei media online per una festa organizzata in casa di Weston McKennie. Con lo statunitense c’erano anche Arthur e Paulo Dybala, oltre ad un numero imprecisato di invitati (alcune testate scrivono 10, altre 20). Sta di fatto che un vicino ha chiamato i carabinieri ieri sera intorno alle 23:30 e come riportano La Repubblica e La Stampa, i militari hanno raggiunto l’abitazione del centrocampista texano. Secondo la prima ricostruzione, i carabinieri hanno fatto fatica a farsi sentire per circa un’ora dopo aver suonato il citofono, tanto che i calciatori hanno rischiato addirittura una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.

Festa illegale, la Juventus multerà i giocatori

Una volta dentro la villa, però, c’è stata la massima collaborazione da parte di tutti, con i militari che hanno preso atto della presenza di un party in piena regola e in violazione delle vigenti normative anti-Covid. Le feste sono vietate per tutti, anche per i calciatori, ragion per cui tutti i presenti sono stati denunciati e multati. Ora la palla passa alla Juventus, che è orientata ad adottare il regolamento interno con un’ulteriore ammenda.

McKennie, Dybala e Arthur sul banco degli imputati

Non va per niente bene in una stagione in cui i due obiettivi più importanti sono stati malamente falliti dalla squadra di Pirlo. Sembra che si sia persa completamente la disciplina che ha sempre caratterizzato il club torinese. Non è affatto un bel viatico in vista delle prossime tre gare ravvicinate. C’è la qualificazione in Champions da conquistare, poiché senza quegli 80 milioni che frutterà i bianconeri sarebbero costretti a ridimensionarsi. Se non si vincerà il derby, questo episodio potrebbe pesare e molto per il futuro di qualcuno.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni