Interviste

Matuidi: “Alla Juve nonostante i miei piedi quadrati”

Blaise Matuidi è a Torino da meno di due mesi, ma è ormai considerato un veterano dello spogliatoio della Juventus. Il nazionale francese ha sorpreso tutti sin da subito per personalità e al contempo qualità. Gli è bastato un solo allenamento, infatti, per timbrare il cartellino con la prima presenza all’Allianz Stadium. Da lì in poi, complici anche gli infortuni di Marchisio e Khedira prima, di Pjanic poi, Matuidi non è più uscito dalla formazione titolare.

“Mi sento veramente bene – racconta egli stesso in conferenza stampa dal ritiro della nazionale francese – , sono arrivato in un grande club con molto rigore e ambizione”. Il 30enne ex PSG è stato convocato dal ct della Francia, l’ex juventino Didier Deschamps in vista delle sfide di qualificazione mondiale contro la Bulgaria in trasferta (sabato, ore 20.45) e contro la Bielorussia in casa (martedì 10 ottobre ore 20.45).

Matuidi tra rigore e cultura della vittoria

“Come a Parigi – continua Matuidi – sono in un club che vuole vincere tutti i titoli per i quali compete. Ho avuto la possibilità di conoscere il Psg e ora Juventus. Non è una cosa qualsiasi. Se ho questa opportunità, nonostante i miei piedi quadrati (ride, ndr) è perché ho le qualità per crescere in questo club che ha ambizione e che vince. Sei scudetti di fila, il rigore, la cultura della vittoria: è tutto ciò che fa della Juventus un club enorme”.

E in questa prima parte di stagione, il nazionale transalpino ha dimostrato di meritarsi la maglia della Vecchia Signora. Poche parole, ma tanto lavoro, dedizione alla causa e dinamicità da vendere. Matuidi è il centrocampista che è mancato probabilmente lo scorso anno nella fase clou della stagione. Con lui in campo, Allegri ha risolto un bel po’ di problemi, anche questa Juve può e deve migliorare ancora tanto.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni