Blaise Matuidi ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport all’indomani della vittoria nel derby di Torino. Il centrocampista francese sembra giochi nella Juventus da anni, invece è in bianconero solo da poche settimane. Tornando per un attimo al derby della Mole, secondo Matuidi la Juve ha espresso “un bel calcio, una partita giocata bene dal primo al novantesimo minuto. Il Derby dà sempre grandi motivazioni, e vincerlo ha un sapore particolare”.
Stamattina i bianconeri sono già tornati in campo per preparare la prossima sfida di Champions contro l’Olympiakos. Si gioca ogni tre giorni e non c’è tempo per riposare. “Abbiamo acquisito sicurezza e dobbiamo continuare così: sarà molto importante vincere in casa, anche se sappiamo che in Champions non ci sono partite facili”, continua l’ex PSG.
Da quando è arrivato a Torino, Matuidi ha parlato molto poco e fatto tanto in campo. è questa la caratteristica che piace di più del francese ad Allegri.
“La cosa più importante non è parlare ma dimostrare ciò che si sa fare sul terreno di gioco e dare il massimo per la squadra. La mia vita è così, anche in famiglia con i miei bambini, credo che la semplicità sia la cosa più importante. Centrocampo a due o a tre? Non c’è differenza: in carriera ho giocato a tre con le mie squadre di Club e a due in Nazionale, la cosa più importante è l’interpretazione del ruolo e la capacità di sapersi adattare. Ogni partita è differente, e l’adattamento tattico è importante, per potersi migliorare sempre”.
Il corteggiamento con la Signora è durato più di un anno, ma alla fine tutto è bene quel che finisce bene.
“Avevo già avuto contatti con la Juventus l’anno precedente – ammette Matuidi – , ma, per una serie di ragioni, il trasferimento non si era concretizzato. Come si dice: meglio tardi che mai, oggi sono qui, sono molto contento e spero di restare qui a lungo. Scegliere è stato naturale, perché la Juventus è un club di livello mondiale, una squadra che ha vinto tanto e che ha ancora tanto da vincere, e me ne avevano parlato tanto i compagni di Nazionale, come Evra e Pogba, oltre al mio CT Deschamps. Mi sto adattando bene, sono stato accolto nel migliore dei modi e sono orgoglioso di fare parte di questo gruppo. Capivo già un po’ di italiano e questo mi ha reso tutto più facile, anche per capire le indicazioni dell’allenatore e i consigli dei compagni”.
Infine, una battuta sui compagni Dybala e Higuain, attaccanti argentini che stanno vivendo alterne fortune: il primo segna a raffica, il secondo non riesce a sbloccarsi dopo i due gol di inizio stagione.
“Dybala è un grande giocatore, uno dei migliori del mondo, ed è una fortuna per noi avere un compagno così eccezionale: spero che possa continuare così. Higuain, come ogni attaccante, ha bisogno di segnare, ma fa parte della carriera di ogni calciatore avere dei momenti in cui si segna di meno. Sicuramente segnerà tanto anche questo stagione, aiutandoci a raggiungere i nostri obiettivi”, conclude Matuidi.