Matteo Darmian: la scheda tecnica

All’insegna dell’italianità, Matteo Darmian rappresenta un profilo idoneo, secondo i dirigenti della Juventus, per rinforzare la difesa bianconera: le possibilità che approdi a Torino sono elevatissime

Ormai non è più un mistero. Giuseppe Marotta e i suoi intendono concentrare parecchi sforzi sul puntellamento del reparto difensivo, specialmente dopo gli addii di Lichtsteiner e Asamoah, entrambi via dalla Juve a parametro zero. Pertanto, Matteo Darmian, è un giocatore sul quale la dirigenza bianconera punta fortemente in vista della prossima stagione. Il contratto dell’esterno basso che milita nei Red Devils scadrà il 30 giugno 2019. Questa settimana potrebbe essere decisiva per il trasferimento ufficiale dal Manchester United alla Juventus. Dunque, una trattativa in dirittura d’arrivo che, salvo clamorosi imprevisti dell’ultimo minuto, dovrebbe concludersi con la firma del giocatore della Nazionale, pronto a giungere sotto la Mole per una cifra che dovrebbe aggirarsi tra i 12 e i 15 milioni.

Matteo Darmian: biografia

Darmian nasce a Legnano il 2 dicembre 1989. Muove i primi passi in un campetto dell’oratorio di Rescaldina (Milano), suo paese natale. Successivamente si forgia nelle giovanili del Milan, squadra con la quale debutta ancora sedicenne,il 28 novembre 2006, in BresciaMilan di Coppa Italia, sostituendo Kakhaber Kaladze all’inizio del secondo tempo. In Serie A, invece, esordisce in MilanUdinese del 19 maggio 2007, entrando in luogo di Giuseppe Favalli. Diciannovenne, si trasferisce in prestito al Padova, in Serie B, compagine con la quale colleziona la sua prima presenza in una gara con il Vicenza. Il 24 giugno 2010, a causa della fine del prestito, torna a vestire la maglia rossonera.  Così, termina la sua prima stagione da professionista totalizzando 22 presenze in campionato arricchite da un gol. Il 12 luglio 2010 viene acquistato dal Palermo, in compartecipazione. Con la casacca rosanero gioca la sua prima partita il 16 settembre 2010, partendo titolare in Sparta PragaPalermo di Europa League, gara che sancisce il suo esordio in campo europeo. Dopo il rinnovo della comproprietà fra Milan e Palermo, risalente al 23 giugno 2011, passa in prestito al Torino il 12 luglio, nella serie cadetta. La prima apparizione granata è datata 13 agosto in TorinoLumezzane del secondo turno di Coppa Italia, e la prima rete arriva alla dodicesima giornata di campionato in TorinoEmpoli. Conquista la promozione in Serie A con il Toro annoverando 34 presenze complessive. Il 20 giugno 2012 il Palermo riscatta Matteo Darmian, per 500.000 euro, dal Milan, attraverso l’altra metà del cartellino, e il 5 luglio successivo viene formalizzato il suo rientro al Torino tramite la formula della compartecipazione per 850.000 euro. Con i granata disputa 30 incontri in campionato e 2 in Coppa Italia. Il 20 giugno 2013, il Toro si assicura l’intero cartellino del calciatore risolvendo a proprio favore la comproprietà con il Palermo, grazie a un’ulteriore cifra di 675.000 euro. Nella stagione 2013/2014, Darmian gioca 38 partite tra Serie A e coppa nazionale. Al primo match stagionale del 2014/2015, realizza il suo primo gol in campo internazionale nella sfida di ritorno del terzo turno preliminare di Europa League contro gli svedesi del Brommapojkarna. In totale, in maglia granata, il suo score recita 151 presenze e 6 reti. L’11 luglio 2015 compie il grande salto: vola in Inghilterra, al Manchester United, per 18 milioni di euro più 2 di bonus. Fortemente voluto e particolarmente stimato da Louis VanGaal (all’epoca allenatore dei Reds), debutta in Premier League l’8 agosto del 2015, contro il Tottenham, gara per la quale viene nominato Man of the match (uomo partita) dai tifosi. Il 18 agosto fa la sua prima apparizione in Champions League, con il Bruges. Il 10 settembre, a coronamento di un eccezionale avvio di stagione, viene scelto dai supporters come “giocatore del mese” di agosto con il 42% di preferenze. Il 20 aprile 2016 segna il suo primo gol con la casacca dei Reds, nella gara di Premier vinta 2-0 contro il Crystal Palace. La stagione seguente, con l’apprododiJosé Mourinho sulla panchina del Manchester United, trova prevalentemente spazio nel ruolo di terzino sinistro, poiché il tecnico portoghese gli preferisce Antonio Valencia per occupare la corsia opposta. La sua annata si conclude con 29 gettoni in tutte le competizioni. Dopo aver indossato la maglia della Nazionale italiana in Under 17, 18, 19, 20 e 21, fa il suo esordio tra i “grandi” il 31 maggio 2014, a 24 anni, guidato da Cesare Prandelli, nell’incontro amichevole ItaliaIrlanda. Fa parte dei 23 azzurri convocati per il Mondiale del 2014 e viene impiegato nelle tre partite del girone, poi abbondonato dalla Nazionale a causa di una clamorosa eliminazione. Anche con l’arrivo di Antonio Conte prima e Gian Piero Ventura poi, è sempre presente e considerato una pedina molto preziosa per gli azzurri.

Matteo Darmian: caratteristiche e prospettive

Dotato di una buonissima struttura fisica, 183 cm X 70 kg, Matteo Darmian è un terzino polivalente, in grado di giocare indifferentemente a destra o a sinistra e, in caso di necessità, anche come difensore centrale. Il destro è il suo piede forte, e il suo eclettismo gli permette di posizionarsi da esterno basso di una difesa a 4, oppure da laterale destro o sinistro in un centrocampo a 5. Estremamente disciplinato e affidabile dal punto di vista tattico, intercetti, tackle puliti, anticipi e puntuali diagonali difensive rappresentano i segni particolari della sua carta d’identità. Darmian è un difensore che quando lo si punta occhi negli occhi, nel classico uno contro uno, non si lascia mai dribblare come un birillo, anzi, non è per nulla scontato superarlo con  facilità. Di contro, però, palesa diversi limiti in fase di proposizione, poiché non possiede piedi fatati e nemmeno abilità tecniche eccelse, in particolar modo nel cross. Matteo Darmian non è un elemento capace di cambiare il volto di una squadra, così come non è un calciatore che consentirebbe alla Juventus di compiere un notevole salto di qualità soprattutto in ambito europeo. Ma nonostante ciò, rappresenta comunque un rinforzo utilissimo volto a migliorare l’organico. Un tassello che, senza dubbio alcuno, fornisce ampie garanzie di rendimento.

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