Beppe Marotta, dg della Juventus presente al J Museum nel giorno in cui vengono depositate la coppa dello scudetto e della Coppa Italia, ha parlato tanto di mercato con i giornalisti presenti. Come riferisce ‘Tuttosport’, il dirigente della Vecchia Signora, non ha potuto negare l’incontro di tre ore tenutosi oggi in sede con Massimiliano Allegri: “Sì – ammette Marotta – , ci siamo incontrati e abbiamo fatto il punto sul mercato e sul suo contratto. A tale proposito non ci sono problemi sul prolungamento. Allegri è uno dei primi allenatori al mondo e il suo futuro è strettamente legato alla Juventus. Una formalità”.\r\n\r\nIl destino di Pirlo e Tevez è appeso ad un filo: nelle ultime ore sono circolate voci sull’argentino che avrebbe già acquistato casa a Madrid. Marotta ammette che l’Apache è vicino ai saluti:\r\n
E’ una sua scelta di vita, e noi la rispetteremo. Non possiamo aspettare più di tanto e il rapporto è fantastico. Le possibilità che vada via sono sempre molto alte ma non voglio fare percentuali. E’ un professionista a cui dobbiamo molto. Più probabile che vada via lui, piuttosto che Pirlo: Andrea non ci ha manifestato la volontà di volersene andare. E questo – sottolinea – è un aspetto importante. Il suo contratto è fino al 2016, la nostra volontà è che lui rimanga. Dopo le fatiche della Nazionale ci farà sapere. Ma ripeto: non ci ha detto di volersene andare.
\r\nIn Spagna insistono: Morata può tornare subito al Real Madrid. Marotta non è dello stesso avviso e puntualizza per l’ennesima volta:\r\n
Fino al 2016 resta alla Juventus. Poi si vedrà. I patti col Real Madrid sottoscritti la scorsa stagione sono chiari. Nel 2016 poi valuteremo. Pogba? Non ci sono manifestazioni di interesse ufficiale nei suoi confronti e io sono convinto che Pogba voglia restare con noi. Ripeto: il progetto Juve-futuro parte dal presupposto di tenerci stretti i migliori. Abbiamo già preso Dybala e Khedira. E dico ai tifosi della Juventus di non aspettarsi grandi nomi: i grandi nomi la Juve li ha già nel suo organico, siamo la squadra campione d’Italia da 4 anni e siamo arrivati alla finale di Champions League. Trattenere i nostri campioni – conclude – è già un aspetto decisivo.
\r\nIntanto, da Coverciano, ha parlato anche il centrocampista Claudio Marchisio, tornato sulla premiazione della Champions e dintorni.\r\n
La medaglia del secondo posto? Sul palco l’ho tolta anche io. E sono contento che uno giovane come Morata non si accontenti dell’argento perché significa che vuole migliorare. Io, però, la tengo a casa perché mi ricorda comunque una grande emozione e perché spero metterci presto a fianco quella d’oro. Khedira? E’ un’operazione fatta bene, la società sta lavorando bene: arrivano giocatori forti a basso costo. Stagione irripetibile? Irripetibile no, però difficile si: sembra banale, ma in finale arrivano solo due squadre. In semifinale ci sono delle corazzate ed è sempre complicato fare l’ultimo passo. Per la crescita di questo gruppo, una semifinale di Europa League e la finale consecutive sono un punto di partenza. L’obiettivo è rimanere tra le prime sei-otto d’Europa, e arrivare alla finale è sempre dura. Rinnovo? Un segnale importante e un premio meritato. Il mio? non c’è fretta: visti i rapporti che ci sono con il club, quando mi chiamerà si chiuderà senza problemi.