Beppe Marotta, ad e dg dell’area sport della Juventus, ha parlato dell’imminente rinnovo per tutta la dirigenza bianconera a pochi minuti dal calcio d’inizio della sfida poi vinta contro l’Atalanta per 2-0. “Siamo un gruppo di lavoro che ha grande stima reciproca e al di là delle scadenze che sono una cosa formale – ha sottolineato il dirigente bianconero – , la società ha rinnovato la fiducia a tutti noi: ci consideriamo parte integrante di questa società anche per il futuro. Questa Juve ha ancora molti successi da conquistare”. Insomma, nonostante il corteggiamento da parte della Federazione, Marotta ha deciso di proseguire ancora per tanti anni con il club torinese: “Ritengo di non aver ancora ultimato la mia esperienza alla Juve, ma per un dirigente che è nel calcio da 40 anni penso che sia il coronamento di un sogno. Però è un discorso per il futuro, in questo momento sono alla Juve – insiste – , godo della stima del presidente e con Nedved e Paratici abbiamo creato un bellissimo gruppo. Poi quello della Federcalcio è un sogno che potrà realizzarsi più avanti”.
Se da un parte ci sono Marotta, Paratici e Nedved vicini al rinnovo, non si sa ancora quale sarà il destino di capitan Buffon: nelle ultime ore sono circolate nuove voci sul possibile ritiro al termine di questa stagione. “Ne abbiamo parlato tanto ma conta quello che ha detto Gigi e cioè che è concentrato su questo finale di stagione. Con lui – aggiunge il dg – il presidente ha un rapporto particolare e a tempo debito verranno prese le decisioni, in modo consensuale e nel rispetto dei ruoli”.
Infine, un bilancio sul Var, che in questi giorni ha subito numerose critiche, soprattutto dalla capitale, sponda Lazio. “Noi siamo sempre stati favorevoli alla VAR che non porterà alla perfezione assoluta, ma che riduce molto gli errori. È un supporto tecnico importante. Credo molto nella centralità dell’arbitro e penso che in Italia gli arbitri siano tra i più preparati. Siamo in fase sperimentale me penso si debba continuare con il VAR. Quello che manca è il romanticismo, l’emozione del gol perché non si può più esultare come prima: questo è l’unico aspetto negativo, ma per il resto sono assolutamente favorevole”, conclude Beppe Marotta. È curioso che chi in estate accusava la Juventus di essere contraria alla tecnologia in campo, ora non profferisca parola su chi l’avversa strenuamente e anche con termini molto forti.