Marotta: “Pulvirenti? Che permaloso…”

A qualche ora di distanza dalle parole del presidente del Catania Pulvirenti, il dg e ad della Juventus, Giuseppe Marotta, è tornato a parlare proprio da Radio Sportiva: “Pare che in Italia ci sia un livello di permalosità troppo elevato. La mia frase era legata ad un dibattito in una trasmissione nel corso della quale si parlava degli arbitri. Sottolineavo che finché non ci si affida alla moviola i loro errori vanno capiti anche se capisco che chiunque si lamenti per amore della propria società. È capitato a me e a chiunque. Evidenziavo dalle statistiche della passata stagione come una squadra come il Catania avesse avuto più rigori, sicuramente corretti, della Juve. Non intendevo rievocare l’episodio delle scorse settimane dove avevamo riconosciuto l’errore dell’arbitro e subito il comportamento non idilliaco del pubblico. Ripeto che il Catania ha usufruito lo scorso anno di molti più rigori, e questo significa che il sistema arbitrale pur con i limiti del caso trovano protagonista questo o quella squadra. Poi se si estrapolano situazioni specifiche che viziano il contesto complessivo”, ha replicato Marotta.\r\n\r\nL’ex ad doriano, poi, ha detto la sua sugli arbitri di porta:\r\n

L’Aia ha subito una norma nuova inserita dalla Fifa e noi tutti ci siamo adeguati. Non conosco bene le dinamiche e le logiche di quello che si dicono i vari collaboratori di sicuro è in fase di sperimentazione, quindi perfezionale. Sono curioso nel prossimo confronto con Braschi di farci spiegare queste dinamiche per evitare che si creino queste situazioni. Casarin diceva che il potere maggiore deve sempre tenerlo l´arbitro principale, sono queste le situazioni che non conosciamo, dinamiche che portano al cambiamento di una decisione. Quando ci spiegheranno saremo collaborativi e ne avremmo tutti vantaggi.

\r\nNon poteva mancare una puntualizzazione sulle difficoltà incontrate dalla Juve negli ultimi tempi: \r\n

Quando si raggiunge un’impresa può esserci un inconscio appagamento ma paghiamo sopratutto la concomitanza di impegni che hanno avuto in questo periodo i nostri giocatori tra campionato, coppe e nazionali (ben quindici). Si è generata così una situazione psicofisica non brillante e per essere al massimo in tutti questi impegni non è facile, ma torneremo ai livelli dello scorso anno. La Champions? Lo Shaktar credo che da tanti anni sia sottovalutato invece è di grande valore e da molto tempo fa bene in Champions; poi abbiamo giocato con il Chelsea che è campione in carica. Insomma il nostro non è un girone facile, si poteva vincere in Danimarca questo è certo ma abbiamo tempo per recuperare. Lo scudetto? Siamo in una fase interlocutoria del campionato con ancora tanti punti a disposizione. Certamente il valore dell´Inter è alto, è naturale che loro lottino per lo scudetto, è un fatto dovuto, non partivano certamente per fare un torneo da outsider. Loro e il Napoli sono le maggiori antagoniste ma aggiungo anche la Fiorentina, un´ottima squadra costruita bene e guidata bene da Montella. Il campionato forse non è ai massimi livelli di qualità ma abbastanza omogeneo per i vertici della classifica.