Marotta non è preoccupato: “Stagione ancora lunga”

Il dg della Juventus, Beppe Marotta, predica fiducia in Allegri e nella rosa bianconera nonostante in campionato e in Champions la strada sia in salita

Beppe Marotta non è preoccupato: nonostante il periodo di appannamento, il dg e ad dell’area sport della Juventus ha massima fiducia in Allegri e nella rosa allestita l’estate scorsa. Contro il Barcellona finalmente i campioni d’Italia non hanno preso gol, ma l’avvio rimane il peggiore degli ultimi 15 anni per reti subite.

“Troppi gol presi? Non credo sia un problema irrisolvibile – ha detto Marotta a Premium Sport prima del calcio d’inizio di Juve-Barça – , in questi mesi abbiamo spesso avuti questi cali, è un fatto fisiologico per noi. Ma l’annata è ancora molto lunga e sappiamo che sarà importante la fine della stagione. Non siamo ancora al 100% ma questo è un fatto di adattabilità di questo gruppo”.

In campionato la Juventus ha due punti in meno dello scorso anno, ma più antagoniste per lo scudetto: indiscutibilmente, conquistare il settimo scudetto consecutivo sarà letteralmente un’impresa. Per il dirigente bianconero, un campionato più equilibrato è comunque una cosa positiva per tutto il movimento calcistico in Italia.

“Se mi aspettavo di avere davanti Inter, Roma e Lazio? Loro hanno dimostrato di fare un salto in avanti anche in relazione a cambiamenti tecnici. Sapevamo che queste squadre avrebbero rappresentato un’alternativa al nostro dominio di questi anni. Noi siamo comunque stimolati da questo – continua – , è il bello del calcio e finalmente anche in Italia abbiamo altre autorevoli candidate allo Scudetto”.

Marotta e l’ossessione Champions

Anche ieri sera, contro il Barcellona si è vista una differenza sostanziale tra la Juventus e le big del calcio europeo: nonostante le due finali di Champions in tre anni, i bianconeri scendono in campo ancora timorosi.

“Abbiamo dei giocatori che probabilmente e inconsciamente considerano la Champions importante. Sta a noi trasmettere la mentalità vincente anche in campionato e la dimostrazione è la trasferta di Genova. Questo è un dato di fatto – conclude – ma non possiamo permettere che i giocatori facciano dei calcoli, dobbiamo partecipare alle competizioni dando sempre il massimo”.