Beppe Marotta ha ribadito nel corso dei festeggiamenti per lo scudetto dell’Inter che non tornerà alla Juventus. Già prima della sfida di Crotone l’ad nerazzurro aveva sottolineato che gli piacerebbe aprire un ciclo nel club milanese, ma molto dipenderà da quello che sarà il progetto futuro di Suning. C’è innanzitutto da convincere Antonio Conte e capire quali margini di movimento sul mercato ci saranno. Eppure, c’è chi sostiene che con una chiamata di Jonh Elkann, il dirigente varesino tornerebbe a Torino di corsa.
C’è però un’altra condizione: se Marotta tornasse alla Juve, dovrebbe andare via Fabio Paratici. Il perché si evince chiaramente dalle parole riportate da Tuttosport: “L’esperienza torinese mi ha dato tanto – ammette l’ex ad e dg della Juventus – eccezion fatta per il congedo agrodolce, se così vogliamo definirlo. Sono rimasto in buoni rapporti con tutti, tranne con Paratici, però la questione è più umana che professionale. Sono un manager abituato ad accettare le scelte della società per la quale lavoro e così è stato in quel settembre del 2018, anche se onestamente non me l’aspettavo”.
Cosa è successo tra Marotta e Paratici dunque? Da giorni circolano indiscrezioni su una questione personale tra i due, qualcosa di non superabile. Il rapporto non si può ricucire, ragion per cui senza l’addio dell’attuale CFO, rivedere il dirigente varesino a Torino è praticamente impossibile.