Interviste

Marotta: “Nessun problema in difesa, Bernardeschi acquisto in prospettiva”

Beppe Marotta, amministratore delegato e direttore generale della Juventus, ha parlato poco prima del match casalingo di Champions vinto contro lo Sporting. A chi gli chiede se i bianconeri siano in crisi e se ci sia stato un confronto tra la dirigenza e la squadra, Marotta replica così: “La società è sempre presente agli allenamenti. Ci sono sempre momenti di confronto con il mister e con i giocatori. Facciamo il nostro dovere ma non possiamo parlare di crisi”, le osservazioni fatte ai microfoni di Premium Sport.

Ieri sera, almeno inizialmente, non è sceso in campo nemmeno un nuovo acquisto: Allegri ha già bocciato il mercato? Il dirigente bianconero parla operazioni effettuate anche in prospettiva futura.

“Spesso gli acquisti vengono fatti per essere utili in prospettiva – ammette Marotta – . Sento spesso parlare di Bernardeschi che a volte dimentichiamo che è del 1994, non ha ancora 24 anni e la maturità la si raggiunge intorno ai 27 anni. Era impensabile che potesse essere subito decisivo e trascinatore ma è stato giusto acquistarlo adesso per farlo entrare in un contesto diverso rispetto a quello di prima. Mi sembra fuori luogo caricarlo di responsabilità. Questa rosa l’anno scorso ha vinto tutto in Italia ed è arrivata in finale di Champions per cui gli innesti che abbiamo fatto sono in prospettiva. Lui è un talento italiano, bisogna dargli tempo, fargli capire il peso di questa maglia e poi prepararlo a quello che potrà essere un ruolo definitivo all’interno di questa squadra”.

Marotta: “Siamo squadra d’attacco”

Anche ieri sera, intanto, la Juve ha subito gol, a conferma che qualcosa vada registrato: i bianconeri concedono poche occasioni agli avversari, ma al primo errore vengono puniti.

“Abbiamo subito due gol in più rispetto alla passata stagione ma ne abbiamo fatti anche di più perché l’atteggiamento della squadra è più spregiudicato. Ma non credo che ci siano problemi in difesa”, conclude il dg della Juventus.

Condividi
Pubblicato da
Alberto Zamboni