Marotta ne ha per tutti: Hamsik, Pirlo, Milan…
Beppe Marotta, ad e dg dell’area sport Juventus, è stato ieri al forum Ambrosetti a Cernobbio. Il dirigente dei campioni d’Italia non si è sottratto alle domande dei giornalisti, ai cui microfoni non è parso affatto abbattuto nonostante il pessimo inizio in campionato della squadra di Allegri: “Siamo all’inizio del campionato e la classifica non fa testo. Ritrovare la vittoria contro il Chievo è fondamentale per iniziare la rincorsa. Pensiamo ancora allo Scudetto e non giochiamo il campionato solo per partecipare. I no per Hamsik, Pjanic, Draxler e Goetze? Sul mercato cerchiamo sempre i migliori. Non siamo riusciti a prenderli tutti, ma abbiamo comunque un grande gruppo che lo scorso anno ha vinto tutto eccetto la Champions. Per fare meglio rispetto al 2014-15 – ammette – ce ne vuole”.\r\n\r\nLa chiusura del mercato è ancora fresca e oltre che di Draxler, in questi giorni si è parlato tanto anche di altri obiettivi bianconeri spuntati solo a bocce ferme, come Hamsik e Pjanic:\r\n
Siamo una società forte, abituata a vincere ma anche a soffrire. Faremo così anche quest’anno. Trattativa Hamsik? Non credo che la trattativa possa riprendere a gennaio – prosegue Marotta – perché abbiamo preso Hernanes che è un giocatore importante.
\r\nSi continua a parlare tanto della valutazione del Milan e dell’ingresso in società di Mr Bee: possibile che i rossoneri valgano così tanto di più rispetto alla Juve:\r\n
La Juve è stata valutata un terzo del Milan? Dipende da chi fa la stima… Il nostro palmares è ricco negli ultimi anni e certe valutazioni non ci interessano. Il girone di Champions? La differenza tra la campionato e la Champions è la lunghezza del calendario. In Europa non si può sbagliare.
\r\nA Pogba quest’anno viene chiesto di prendere per mano la Juve, ma fin qui il francese non lo ha fatto per come si sperava:\r\n
Paul è un giovane e, come tutti i giovani, ha alti e bassi. Sta alla società capire i problemi e dargli una mano. Ha addosso tante responsabilità e non sempre può fare la differenza. La maglia numero 10 non è un peso, l’ha chiesta e voluta con forza. Conosce il valore di questo numero e per Pogba è uno stimolo.
\r\nInfine, una battuta su Andrea Pirlo, convocato in nazionale da Antonio Conte ma non più il fulmine di guerra dei vecchi tempi:\r\n
Credo che ogni giocatore debba capire quando è il momento di appendere le scarpe al chiodo, non so se per lui sia già arrivato. Sicuramente – conclude – è una scelta che deve fare lui.