Beppe Marotta ha parlato a margine della consegna del premio ‘Manager dell’anno’: il dg e ad dell’area sport Juve ha toccato diversi temi. Innanzitutto, gli obiettivi dichiarati della stagione bianconera: “Scudetto? Non vincerlo sarebbe un fallimento sportivo – ha spiegato ai microfoni di Sky Sport – . Valutando il valore della nostra rosa riteniamo che dobbiamo essere candidati alla vittoria e quindi arrivare secondi o terzi sarebbe una sconfitta. La Champions? Ormai è diventata quasi un’ossessione”.
Ogni anno la Juventus ha fatto un gradino in più per avvicinarsi alla “coppa dalle grandi orecchie”, che però non è arrivata ugualmente. La Champions dipende da tanti fattori del resto, non è una corsa a tappe come un campionato. “Abbiamo fatto due finali in tre anni – prosegue Marotta – ma non abbiamo alzato il trofeo, questo deve servirci da incoraggiamento per fare meglio e riuscire finalmente ad alzare questa coppa”.
Dopo aver elogiato la maturità di Gonzalo Higuain, il dirigente dei campioni d’Italia ha sottolineato quali siano secondo lui i problemi di Paulo Dybala: “In questo periodo c’è una pressione molto forte su di lui. Ci ha abituato a vedere prestazioni straordinarie e quando ne fa alcune ordinarie iniziano le critiche. È un ragazzo giovane – insiste – , bisogna farlo maturare per permettergli di trasformarsi in campione”.
Inevitabili, infine, le domande sul calciomercato: come già fatto altre volte, Marotta ha sottolineato come dalla finestra di gennaio non ci si debba aspettare chissà cosa, ma per giugno una riflessione la si dovrà fare considerato che andranno a scadenza diversi senatori e che altri giocatori in ruoli cardine non sono più dei ragazzini.
“Di problematiche profonde non ne abbiamo – sottolinea il dg della Juventus – , dobbiamo guardare avanti per cogliere le opportunità che ci si presentano. Non è facile perché è difficile trovare un giocatore da Juventus. Anagraficamente questa rosa in alcuni settori obbliga delle riflessioni, non le stiamo facendo ma ci rendiamo conto anche di avere dei grandi professionisti. Emre Can e Goretzka? Sono due parametri zero di lusso, non nascondo che noi siamo alla finestra come tante altre squadre. Sarà determinante la volontà dei singoli calciatori”, conclude.