Beppe Marotta, dg e ad dell’area sport Juventus, non usa mezzi termini per scagliarsi contro il presidente della Lazio e consigliere federale Claudio Lotito. Mentre si attende che la giustizia sportiva avvii le indagini, è bufera per due episodi che hanno visto protagonista Lotito nei giorni scorsi: la telefonata con il dg dell’Ischia Isolaverde Iodice e le proteste contro l’arbitro Gervasoni, alla presenza del designatore di B Farina, nell’intervallo di Lazio-Genoa, gara persa dai biancocelesti per 0-1.\r\n\r\nLa Juventus ha sempre avversato il nuovo corso federale di Tavecchio e Lotito, ma ora secondo Marotta la misura è colma e serve un intervento dall’alto, magari da parte del governo, per sollevare dall’incarico chi non sta facendo onore al calcio italiano. Con Tavecchio già inibito per sei mesi causa razzismo, la Figc potrebbe presto trovarsi con il numero due, Lotito, squalificato per le ultime vicende. Non una bella immagine per il movimento del calcio italiano, che potrebbe addirittura essere commissariato da Matteo Renzi:\r\n
E’ uno scenario inquietante – dice il dg della Juve, Marotta – . Noi riteniamo inadeguati i vertici societari, e penso a Tavecchio, ma penso che, come detto a settembre, accentrare troppo i poteri nelle mani di una sola persona, Lotito nello specifico, è pericoloso. Serve un intervento esterno da parte del governo. La Juve è un voto in assemblea, dobbiamo accettare la democrazia. Mi sembra di essere tornato indietro ai tempi del Medioevo, più precisamente ai tempi del Feudalesimo, quando c’era un feudatario, vassalli e valvassori. Questo sistema noi non lo condividiamo per nulla e detto questo mi pare che abbiamo detto tutto. Noi siamo pronti a battagliare, però contro i mulini a vento è difficile farlo. Dall’interno un cambiamento lo reputo impossibile. Il modo con cui sono emerse certe dichiarazioni va biasimato, e poi ci sono concetti espliciti sui quali non siamo d’accordo: dire che Beretta non conta nulla, che Abodi è un cretino… Sono esternazioni molto gravi per un consigliere federale. Noi non condividiamo il modus operandi anche se la riforma va fatta.
\r\nLa Juventus, insomma, cerca alleati per sovvertire questo sistema, la Roma si è già schierata pubblicamente dalla parte dei bianconeri, la Fiorentina anche, ma serviranno altre società per poter fare la voce grossa.\r\n\r\n[jwplayer player=”1″ mediaid=”80129″]