“Noi abbiamo già fatto quattro pareggi in casa (Bologna, Genoa, Cagliari e Siena) contro squadre di livello medio basso o comunque non di prima fascia e questo dato statistico ci deve far riflettere: è comprensibile e legittimo che qelle formazioni vengano a difendersi in un cero modo allo Juventus Stadium, ma noi dobbiamo essere più bravi a scardinare quelle difese. Come? E’ difficile, ma bisogna trovare il giusto equilibrio fra l’iniziativa del singolo talento e l’organizzazione di gioco. Certo non è facile per noi contro chi non lascia spazi. In ogni caso questa è l’ennesima dimostrazione che il nostro è il campionato più equilibrato d’Europa, in cui anche il Siena, basso in classifica, può mettere in difficoltà la prima”.
\r\nL’anno prossimo, in concomitanza con il sempre più probabile ritorno in Champions, serviranno dunque i top player:\r\n
“Noi abbiamo cambiato 19 giocatori in due anni. Abbiamo pensato prima alla quantità, poi via via alla qualità. I grandissimi campioni sono rari e costano anche parecchi soldi e non dobbiamo mai dimenticarci che il calcio è un gioco di squadra e un allenatore come Conte lo ha fatto capire benissimo. Ora la Juventus è un vero collettivo con un allenatore preparatissimo e un gruppo che lo segue: la classifica parla chiaro in merito. Poi, certo, noi i campioni li seguiamo sempre con attenzione”.\r\n\r\n