Marotta: “Centrati tutti gli obiettivi di mercato” (Video)
Beppe Marotta, direttore generale e amministratore delegato dell’area sport Juventus, si è presentato in conferenza stampa subito dopo i due nuovi acquisti Hernanes e Lemina. Il dirigente bianconero ha subito spiegato di essere in sala stampa per fare il punto sul mercato estivo, del quale è molto soddisfatto:\r\n
Ringrazio i miei collaboratori come Fabio (Paratici, ndr), siamo contenti, abbiamo centrato gli obiettivi, costruito un gruppo vincente considerando che fare meglio della stagione passata è difficile dovremmo vincere la Champions oltre agli altri trofei, per il resto avete assistito a partenze non dettate dalla nostra volontà, giocatori non facilmente sostituibili con carisma e personalità come Pirlo, un leader silenzioso che con lo sguardo poteva incutere timore e sostituire gente come loro non era facile. Sappiamo che alle società rimangono i successi, ma i dirigenti gli allenatori passano, abbiamo allestito una squadra con profili interessanti mixando giovani e meno giovani. Credo che una squadra estremamente giovane non possa vincere in qualsiasi categoria.
\r\nOra la palla passa a Massimiliano Allegri, che ha l’arduo compito di ricostruire un gruppo e una squadra vincente:\r\n
Credo sarà determinante non solo sul campo, ma il profilo moderno di allenatore è quello di gestore di un gruppo, dovrà trasformare il gruppo in squadra vincente. La squadra è di valore, Pirlo e Tevez, trasmettevano sicurezze e certezze che il gruppo deve ritrovare non attraverso i giocatori, tramite compattezza e squadra.
\r\n[jwplayer player=”1″ mediaid=”83874″]\r\n\r\nPer i tifosi è un mercato di rimpianti: nel corso delle settimane alla Juventus sono stati accostati tanti campioni, da Oscar a Isco, da Gotze a Draxler e per finire anche Hamsik. È arrivato Hernanes e Marotta spiega alcuni retroscena:\r\n
Hamsik? Alcuni nomi non sono usciti, magari non ne siete a conoscenza, nomi alti, Hamsik faceva al caso nostro perché dobbiamo riconfermarci in Italia e sai che ci sono giocatori che sanno cosa vuole dire andare a Frosinone e Carpi e vincere… Il giocatore straniero non sa questo, magari Galliani dice che il calcio d’agosto non è quello di maggio, ma costruire una squadra con italiani, secondo me è un vantaggio ed un obiettivo da raggiungere. Draxler? Intanto siamo amareggiati per le due sconfitte consecutive, il che condiziona i giudizi. Non abbiamo la cultura dell’alibi, ma in Italia è così. Avevamo bisogno di un periodo di rodaggio, abbiamo questo handicap, ma sono molto convinto che possiamo ancora vincere e lo trasmetterò a tutti. Su Draxler dico che il calcio è pieno di dinamiche mediatiche. Poi capita che per un mese ci siamo sentiti con De Laurentiis per Hamsik, ma nessuno lo sapeva. Quanto a Draxler, io mi son fermato al 19 agosto, poi basta. Lo Schalke è una società misteriosa, con cui è difficile interagire. Mentre con altri top club facciamo tante operazioni, con lo Schalke mancava un contatto fluido e ci siamo tirati indietro perché loro avevano fatto una richiesta sproporzionata, senza contare la mancanza di volontà del giocatore che ci ha condizionato. Se un giocatore è perplesso, è dura raggiungere un accordo. Sono deluso perché non ho trovato interlocutori, non certo perché non è arrivato Draxler.
\r\nInsomma, la scelta di Hernanes va vista in tutto il contesto: Draxler ha preferito l’ingaggio faraonico del Wolfsburg e comunque si sarebbe trattato di una scommessa, mentre la Juventus ha la necessità di vincere subito:\r\n
Avremmo aggiunto un altro giovane in un gruppo già giovane. Ma così avremmo rischiato di non vincere. Il compito nostro è riformare il gruppo, passando dal gruppo alla squadra. Non sono preoccupato, ma dobbiamo inculcare personalità, motivazioni e anima vincente in questo gruppo.