Beppe Marotta, direttore generale e amministratore delegato dell’area sport Juve, è stato ieri sera ospite della Domenica Sportiva. Il dirigente bianconero ha colto l’occasione per parlare ancora dell’avvio di stagione difficile, dal quale la squadra è uscito anche per merito dell’allenatore. Massimiliano Allegri, infatti, non sarà forze uno scalmanato e non alzerà la voce quanto faceva il suo predecessore Antonio Conte, ma i risultati ci sono e sono innegabili: “Non c’è mai stata la possibilità di un esonero di Allegri – ha esordito Marotta alla DS – Credo che i risultati parziali di una squadra non possano mai indurre la società a fare una scelta del genere, che può essere fattibile solo quando non c’è più simbiosi tra le varie componenti”.\r\n\r\nLa linea della società, dunque, coincide perfettamente con quella dell’allenatore, che ha un contratto valido fino al giugno del 2017: “E’ un personaggio che fa dell’umorismo e dell’ironia il suo cavallo di battaglia. Come tecnico – prosegue Marotta su Allegri – è un bravo professionista che con la sua tipica flemma ha saputo riconfermare i risultati ottenuti in precedenza”.\r\n
\r\nSecondo il dg bianconero la favorita per lo scudetto rimane sempre l’Inter, che riesce ad ottenere il massimo del risultato con il minimo sforzo, anche se la sconfitta con la Lazio ha dato nuove speranze alle inseguitrici. Quanto a Paulo Dybala, ormai esplodo in bianconero dopo l’inizio difficile, il direttore gongola per l’affare fatto con Zamparini: “Sapevamo di avere messo gli occhi su una promessa che oggi è diventata una realtà. Quando si decide di puntare su qualcuno, non conta un milione in più o in meno – conclude – , l’importante è che abbia i requisiti del grande giocatore”.