Beppe Marotta, dg e ad dell’area sport Juventus, è intervenuto stamane a “Radio Anch’io Sport” su RadioUno. È stata l’occasione, per il dirigente bianconero, per tornare su un’annosa questione, quella del numero di scudetti conquistati dalla Vecchia Signora. Marotta non ha alcun dubbio: “È una ferita non ancora rimarginata c’è un contenzioso aperto – evidenzia – e ci limitiamo a considerare gli scudetti vinti sul campo che sono 33. Stiamo vivendo una situazione iniqua, la relazione di Palazzi era realistica e pesante e solo per la prescrizione non ha comportato sanzioni diverse. Stiamo ancora aspettando delle sentenze precise e i nostri avvocati stanno lavorando per portare a galla la verità”.\r\n\r\nInsomma, fino a quando non si chiuderanno processi e ricorsi vari, non si potrà mettere la parola fine ad una vicenda per la quale, comunque, tutte le sentenze hanno chiarito non ci sia stata alcuna alterazione delle classifiche dei campionati in questione. La concentrazione dell’ambiente, però, ora è tutta sulla partita di domani contro il Real Madrid.\r\n
Contro il Real vogliamo giocarcela fino in fondo con motivazione e voglia di fare bene. È una bellissima occasione per il calcio italiano e vogliamo coglierla nel migliore dei modi sapendo che ci troviamo davanti tre corazzate che stanno dettando legge a livello europeo e mondiale.
\r\nInevitabile parlare di mercato: con i soldi incassati dalla Champions e dai nuovi sponsor, la Juventus può permettersi di tenere i suoi campioni. Pogba e Tevez, ribadisce Marotta, non si muoveranno a fine campionato:\r\n
Pogba in questo momento è il giovane migliore del mondo ed è normale che alcuni grandi club gli abbiano messo gli occhi addosso. Ma anche noi siamo un grande club e non siamo abituati a vendere. Nella sua storia – sottolinea – la Juve ha fatto solo pochissime cessioni eccellenti, in questo momento non ci sono i presupposti perché Pogba possa essere messo sul mercato e lui non ha mostrato la volontà di andare via. Al contrario di Carlos Tevez, che ha lanciato più di un segnale d’amore al suo ex club, il Boca Juniors. Il suo è un caso un po’ diverso, il suo contratto termina nel 2016 e, dopo aver girovagato in diversi club, ha nostalgia del suo Paese. Con noi ha fatto benissimo e comunque ora non esistono i presupposti perché il contratto possa interrompersi anticipatamente.
\r\nIn entrata, invece, si parla di affare praticamente fatto per Paulo Dybala del Palermo:\r\n
Un calciatore interessante ed è un classe 1993. Con Zamparini ci siamo incontrati, è chiaro che oggi possano sussistere delle divergenze economiche. Lui giustamente farà il suo prezzo e noi faremo la nostra corsa.
\r\nInfine, una battuta su Del Piero: l’ex capitano difficilmente entrerà a far parte della dirigenza bianconera in futuro, stando a quanto fa capire Marotta:\r\n
Se Del Piero potrà tornare in società? So che sta prendendo parte a varie manifestazioni calcistiche. È stato un punto di riferimento importante – conclude – ma è anche vero che oggi la società è ben organizzata.