Niente da fare. Il ministro Roberto Maroni non fa passi indietro. La tessera del tifoso si farà e da gennaio sarà indispensabile per andare in trasferta. Questa la risposta al raduno ultrà di sabato a Roma che aveva dichiarato incostituzionale la tessera e minacciato manifestazioni di protesta (un corteo a Roma o Milano o l’Aquila il 20 settembre) e di lasciare le curve deserte. Nessuna modifica all’articolo 9, quello che riguarda gli ultrà con precedenti da stadio.\r\n”Chiunque può liberamente manifestare il proprio dissenso ma la nostra è una decisione saggia e giusta e noi andiamo avanti”, ha detto Maroni a Cernobbio, spiegando anche che partirà in autunno “una importante campagna di comunicazione per spiegare ai tifosi veri, quelli che vanno allo stadio per vedere la partita, che è interesse di tutti attuare questa iniziativa”. Maroni ha ricordato che durante l’ultimo campionato con quella che ha definito una “politica di rigore” sono decisamente diminuiti gli incidenti e il numero dei feriti. “Non c’è nessun motivo – ha aggiunto – per ritornare sulle decisioni che sono state prese. Dobbiamo applicarle e sono certo che come è avvenuto in passato le nostre iniziative porteranno i risultati che ci prefiggiamo di ottenere”.