Marchisio: “Si volta pagina, ma i campioni siamo noi”

Claudio Marchisio, centrocampista della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista a ‘Tuttosport’: raccolta l’eredità di Pirlo davanti alla difesa, il ‘Principino’ dovrà fare anche da ‘cicerone’ per i nuovi acquisti, essendo ormai uno dei senatori dello spogliatoio bianconero. Partiti Vidal, Tevez e Pirlo, la nuova Juve deve trovare ancora la sua dimensione, tanto è vero che nelle prime tre amichevoli estive sono maturate due sconfitte. Si è chiuso sostanzialmente un ciclo e un altro deve necessariamente aprirsi: la strada è parsa sin qui in salita, ma non è il caso di fare drammi.\r\n

Contro il Marsiglia è stata una partita dura e impegnativa, ma era questo ciò che cercavamo. Abbiamo affrontato squadre molto forti oppure, nel caso del Lechia, comunque in forma e avanti nella preparazione. Sono convinto – evidenzia Marchisio – che il lavoro fatto fin qui ci porterà benefici per la prossima settimana e per la Supercoppa.

\r\nA centrocampo si stanno avendo probabilmente i problemi maggiori: l’addio di Pirlo e Vidal in contemporanea e l’infortunio di Khedira, mette in serie difficoltà Allegri, ma secondo Marchisio la squadra saprà uscire dalle difficoltà.\r\n

Cambia poco e niente per me e per la squadra, al di là dei compagni nuovi. Io quel ruolo l’ho coperto spesso già l’anno scorso e avevo iniziato a giostrare lì, a tratti, con Conte. Insomma, siamo già abituati a giocare così. Certo, io ho caratteristiche diverse rispetto ad Andrea, ma paragoni non dobbiamo più farne. Pirlo è un giocatore completamente diverso da me – prosegue – E’ un campione grandissimo, sappiamo tutti cosa ha dato non solo alla Juve ma a tutto il calcio italiano, però ora è iniziato un nuovo percorso. Sono andati via grandi campioni e ne sono arrivati altri. Voltiamo pagina, anche se in realtà spesso si dice che si riparte da zero ma non dimentichiamo che abbiamo da difendere uno Scudetto importante e anche un ottimo percorso in Europa.

\r\nL’obiettivo principale della Juventus 2015-2016 è la conquista del quinto scudetto consecutivo, ma riconfermarsi già solo in Italia non sarà affatto facile.\r\n

E’ da quattro anni che vinciamo il campionato, ora ci danno di nuovo per favoriti ma sarà difficile ripeterci. Era difficile vincere il secondo Scudetto di fila, figuriamoci il quinto. Spetta a noi dimostrare di avere sempre le stesse motivazioni. Questa squadra dopo il primo Scudetto ha iniziato un percorso di crescita, culminato in Europa dopo che in Italia. Per farlo proseguire, questo processo, servono innanzitutto le motivazioni.

\r\nAlla ‘Gazzetta dello Sport’, invece, il ‘Principino’ aggiunge:\r\n

Pirlo, Tevez e Vidal sono stati giocatori fondamentali per noi. Ma dopo tanti anni i cambiamenti sono inevitabili. Sono arrivati Khedira e Mandzukic che pure hanno vinto tanto, poi giovani con grandi qualità. Sarà nostro compito farli inserire in fretta, loro però dovranno dimostrare di essere da Juve. La società ha dato loro un’opportunità importante. [Khedira] Ha grande esperienza e viene da un infortunio importante, ma si è messo subito a disposizione. Questo nuovo stop non gli permetterà di giocare la Supercoppa, ma ci auguriamo torni prima possibile perché ha grande spessore europeo.

\r\nSecondo qualcuno lo spogliatoio scricchiola: Lichtsteiner era nervoso contro il Marsiglia, Morata contro il Lechia…\r\n

E’ un episodio che riguarda un solo giocatore e una singola partita. E’ però importante resettare tutto ogni anno. La Juve ha talmente tanta esperienza che deve farlo per forza – continua – , è l’unico modo per andare avanti quando si vince tanto. Quando vedono che davanti ci sei sempre tu, le avversarie cercano di dare di più e sperano che noi molliamo. La nostra forza in questi anni è stata restare sempre sul pezzo. Il mercato? Non saprei se la squadra sia incompleta al momento. Di sicuro dopo gli ultimi infortuni andiamo in Cina con gli uomini veramente contati a centrocampo. Deciderà la società, la cosa importante è che chiunque arrivi non pensi di accontentarsi. Deve dare qualcosa in più con carattere e voglia. Le avversarie che si sono rinforzate di più? Su tutte posso dire il Milan – ha concluso – Ma per la sua storia, non per i risultati che sta facendo ora. La storia dei rossoneri, come quella della Juve, dice che non stanno mai tanti anni senza vincere.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni