Marchisio: “Per vincere bisogna sputare sangue”

Claudio Marchisio, in qualità di testimonial della Fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna, ha ricevuto ieri a Vinovo un assegno di 6.000 Euro, che andrà a sostenere il progetto di ristrutturazione del reparto di Neonatologia dell’ospedale torinese. La somma è il ricavato delle cene di beneficenza cui ha partecipato in questi mesi il centrocampista bianconero, nell’ambito dell’iniziativa “Una bottiglia di Solidarietà”, promossa da Go Wine. Dopo la solidarietà, ai microfoni di Juventus Channel, Claudio fresco di rinnovo, ha parlato della sua storia in bianconero, passata, presente e futura.\r\n“Cosa ricordo del mio primo giorno alla Juve? Il ritorno a casa con mia madre: avevo il borsone pieno di maglie e tute e per un bimbo di sette anni era una gioia immensa poterle indossare ogni giorno. Il mio è stato un percorso lungo, bello, nel quale ho conosciuto tanti ragazzi che ancora oggi incontro per Torino e che hanno preso strade diverse. Erano bravi, ma sono stati meno fortunati di me. Ora ho firmato per altri cinque anni e ne sono felice, perché per me la Juve è tutto. Ho dato molto per questa maglia fin da quando ero bambino e voglio continuare a farlo, tornando a vincere però. Perché questa società merita di giocare partite importanti, in campionato e in Champions League”.\r\n“ Come uscire dalla crisi? Ciò che ha fatto grande questa squadra anche negli anni passati era la mentalità, il fatto di non mollare mai, di riuscire a rimontare anche partite che sembravano perse. Questo è l’aspetto su cui dovremo lavorare per crescere e lo spirito che dovranno avere i giocatori nuovi che arriveranno. La Juve è una società diversa dalle altre e ci sono sempre grande aspettative da parte dei tifosi. Una volta risaliti dalla B eravamo riusciti a centrare un terzo e un secondo posto, ma ora sono due anni che non raggiungiamo i nostri obiettivi. Dovremo tutti “sputare sangue” per questa maglia”.