Claudio Marchisio è tornato e vuole riprendersi la Juve. Il numero 8 è stato oggi alla ‘Black&White Times’ dedicata ai 120 anni della Juventus ed ha colto l’occasione per parlare con i giornalisti del suo ritorno. “I due mesi di stop per il problema al flessore sono stati più difficili dei sei mesi dopo l’intervento al ginocchio: sono contento di aver giocato 90′ in continuità dopo tutto questo tempo – continua il ‘Principino’ – , senza avvertire crampi alla fine”.
Il momento più nero è alle spalle e ora Marchisio vuole tornare a recitare un ruolo da protagonista in tutte e tre le competizioni cui partecipa la Vecchia Signora. E magari ritagliarsi anche uno spiraglio per gli eventuali Mondiali di Russia con la nazionale italiana.
“Il campionato è una corsa a tappe dobbiamo viverlo così. Avevamo perso qualche posizione – dice Claudio sull’attuale momento bianconero – , ma la vittoria in una partita che era diventata difficile ci ha permesso di limare qualche punto. Se spero nella nazionale? Sì”.
Alla mostra per i 120 anni della Juventus non poteva mancare John Elkann, numero uno di Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla anche il club bianconero. “Avere concorrenti fa bene, stimola. Ma la Juve non ha paura: più gli avversari sono forti, più la Juventus diventa ancora più forte”, ha detto Elkann, che ha ammesso comunque di essersela un po’ “fatta sotto” in occasione di Juve-Benvento. “Ma domenica scorsa abbiamo avuto molto paura”, ha aggiunto, perché contro i campani è stato “molto più difficile del previsto”.