Secondo marcatore della stagione bianconera dopo Alessandro Matri, Claudio Marchisio ha vissuto quest’anno la sua consacrazione. Manca ancora una Coppa Italia, che potrebbe essere la ciliegina sulla torta. Intanto, il centrocampista della Juventus ha ricordato le immagini salienti della giornata scudetto: “Sicuramente la premiazione, siamo entrati in campo uno a uno, chiamati dal nostro pubblico, ad alta voce. Il festeggiamento lì, davanti a tutti, con le nostre famiglie, i nostri figli, è stato un cerchio che si è chiuso, che è cominciato a luglio con un grande lavoro, una grande voglia di rifarsi e di crescere insieme, e si è concluso con queste belle immagini, dopo un’annata veramente straordinaria”, ha spiegato Claudio a ‘Sky Sport’. Uno scudetto voluto, cercato, sudato… “di tutti quelli che hanno lavorato per questa maglia, non soltanto i giocatori, staff e dirigenza, ma anche persone che lavorano per la Juve da dietro, che forse vengono viste sicuramente di meno da tutti, che però hanno sempre dato una grossa mano a questa squadra per essere sempre pronta in ogni situazione, perché non mancasse nulla, soprattutto il grande affetto e il grande amore che hanno dimostrato nei nostri confronti”, ha proseguito Marchisio che spiega perché secondo lui la Juve ha prevalso su tutti. “Perché aveva sicuramente più fame e poi non soltanto per questa cosa qui, ma anche per un modo di giocare secondo me migliore ad altri: abbiamo espresso un gioco molto importante, in tutte le partite, anche quando si sbagliavano molti gol, non arrivava il risultato, la squadra ogni domenica ha sempre cercato di giocarsi la partita, sia in casa che fuori, e poi sicuramente grazie al nostro allenatore, che ci ha portato la mentalità giusta per tornare a vincere”.\r\n\r\nOra i tifosi sognano la Champions League, dopo due anni di digiuno di Europa che conta. Perché questa Juve può aprire un ciclo? “Perché erano tanti anni che non si vinceva, una parte di questa squadra c’era negli ultimi due anni e prima di vincere ha passato anni veramente importanti a livello di sensazioni, a livello di gruppo, a livello anche del contesto che c’era nel mondo della Juve. Forse quei due anni lì ci hanno portato veramente ad aver dentro quel fuoco, quella voglia di poter aprire questo ciclo importante che è iniziato con questo Scudetto e che deve comunque finire, perché abbiamo ancora una Coppa Italia. Una partita sicuramente difficile, come lo sono state il pareggio di Napoli e quella in casa. Io credo siano stati i due periodi più importanti per il nostro campionato, le sfide col Napoli: la prima – io me lo ricordo ancora – ero squalificato, però ho seguito la squadra e dalla tribuna si vedeva che comunque non era una serata facile. Eravamo sotto 3-1, dopo gli ultimi anni a Napoli, dove non raccoglievamo mai nulla, ho visto invece una grande forza di squadra, forse lì il gruppo ha avuto ancora di più la consapevolezza di poter arrivare fino alla fine dell’anno e giocarsi qualcosa di importante. E poi il ritorno, dove comunque eravamo nel periodo di nuovo clou, con sfide molto importanti e ci fu un’altra vittoria col Napoli in casa. Credo siano stati i momenti più importanti di una stagione straordinaria”, ha consluco Marchisio.\r\n