Marchionni: “Juve ancora in corsa per lo Scudetto. Motta? A Bologna era un’altra storia”
L’ex centrocampista della Juve ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di Calcio in Pillole.
Nelle ultime ore l’ex centrocampista della Juve Marco Marchionni ha analizzato il momento che stanno vivendo i bianconeri attraverso delle dichiarazioni rilasciate in esclusiva ai microfoni di Calcio in Pillole, dove si è soffermato su diversi aspetti.
SULLA LOTTA SCUDETTO – “Io includerei anche l’Atalanta in questa lotta. Sta dimostrando un gran calcio, è allenata da uno dei migliori allenatori e dovunque vanno si giocano la partita. L’Atalanta ha molte possibilità, ma serve continuità, che in questo momento hanno e quindi devono essere considerati per lo Scudetto. Poi vedo Napoli, Inter e occhio alla Juve, è una squadra che non muore mai, quindi se riuscirà a creare quell’alchimia giusta può rientrare nella corsa. Il Milan lo vedo più distante“.
Marchionni: “Alla Juve non puoi permetterti passi falsi”
DIFFERENZE TRA FIORENTINA E JUVE – “Può essere a livello caratteriale. Le doti che hai alla Juve le hai anche a Firenze, solo che alla Fiorentina sono esigenti fino ad un certo punto, mentre alla Juve devi vincere tutte le partite. Anche un pareggio viene visto come una sconfitta, cosa che a Firenze, in alcune circostanze può passare anche una sconfitta. Alla Juve non ti permettono di fare un passo falso, come è giusto che sia perchè le grandi squadre hanno bisogno del meglio. Tutti gli occhi sono puntati a cosa ha fatto la Juve, a livello giornalistico tutti guardano il risultato di Juve, Milan e Inter, che devono sempre vincere. Tutti quelli di Firenze tifano Fiorentina e vogliono che vinca, però intorno c’è meno pressione a livello mediatico”.
SU THIAGO MOTTA – “Fino a 3 settimane fa si pensava che avessero preso un grandissimo allenatore. Secondo me lo è, allenare la Juve è totalmente differente da allenare il Bologna e sono convinto che con il tempo tirerà fuori le sue idee. Quando alleni la Juve di tempo ne hai poco, lui deve stare sereno e tutti devono lavorare per trovare tranquillità e mettere nelle miglior condizioni possibili l’allenatore. A Bologna ha avuto tempo, ha avuto giocatori diversi, quando sei alla Juve si hanno tante personalità e bisogna avere pazienza. Stiamo parlando di un allenatore che ha sempre dimostrato di avere un’idea ben precisa di calcio. Bisogna capire se questa idea di calcio si sposa con la Juve”.