Manovra stipendi, in arrivo la richiesta di Chinè: cosa rischia la Juve

Le indagini relative alla vicenda manovra stipendi della Juve si sono concluse. Ora si attende la richiesta della Procura Federale, prima che cominci il processo a carico del club bianconero.

La sosta per le Nazionali ha un sapore dolce in casa Juve. Dopo il tour de force che ha portato i bianconeri ai quarti di finale di Europa League e a continuare a sognare la clamorosa rimonta Champions dopo la vittoria in casa dell’Inter, la squadra di Max Allegri ricarica le pile in vista del rush finale. Il quarto posto dista ora 7 punti e si attende l’esito del ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI che potrebbe cancellare – o ridurre – il -15 per il caso plusvalenze. Intanto però si pensa anche alla questione relativa alla manovra stipendi, con le indagini che si stanno per concludere e con il procuratore Giuseppe Chinè pronto a formulare la propria accusa.

Manovra stipendi, si attende la richiesta del Procuratore Chinè: cosa può succedere alla Juve

manovra stipendi juve procura federale chinè
(Photo credit should read TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

La seconda proroga chiesta da Chinè sta per finire. La Procura è quindi ormai al termine delle indagini per quanto riguarda il filone relativo alla manovra stipendi della Juve. Dopo la chiusura del fascicolo, il club bianconero avrà la possibilità di patteggiare, con lo sconto della metà della pena richiesta. Se non sarà così, come filtra, si andrà a processo con il deferimento della società e la richiesta da parte della Procura Federale di una pena, che potrà essere una multa o una penalizzazione in classifica. A quel punto la Juve avrebbe ancora la facoltà di usufruire del patteggiamento, con lo sconto di un terzo della pena.

Altrimenti si comincerà la battaglia legale, con i bianconeri convinti della propria innocenza. Difficile al momento stabilire quale sarà la richiesta di Chinè. Qualche settimana fa il Corriere dello Sport ipotizzava 20 punti di penalità, mentre oggi Tuttosport pensa che la pena sarà legata all’esito del ricorso al Collegio di Garanzia del CONI. Se dovesse essere confermato il -15, difficilmente la Procura chiederebbe altri punti. Ma la Juve punta all’assoluzione completa.