Manovra stipendi, parte il processo: la Juve conosce i rischi

Il caso legato alla manovra stipendi comincia a preoccupare in casa Juve. Il prossimo 27 marzo inizierà il processo ordinario legato all’inchiesta Prisma e a breve si sapranno le richieste della Procura per il lato sportivo.

La vittoria sull’Inter ha caricato l’ambiente Juve. Lo 0-1 firmato Filip Kostic ha portato i bianconeri ad alimentare i sogni di una rimonta Champions. Sono solo 7 i punti di distacco dal Milan quarto e c’è sempre la speranza che venga accolto il ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI con il quale la squadra riacquisterebbe i 15 punti tolti dalla Corte d’Appello Federale. Dopo la sosta comincerà il rush finale con le ultime 11 giornate nelle quali la Juve, mantenendo questo ruolino di marcia, può davvero compiere l’impresa. Intanto però i pensieri della società vanno anche alle vicende extracampo. Il prossimo 27 marzo comincerà il processo ordinario relativo all’inchiesta Prisma e a breve si attendono le richieste della Procura Federale in merito al filone legato alla cosiddetta manovra stipendi.

Manovra stipendi, si attendono le richieste della Procura Federale: cosa si aspetta la Juve

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(Photo by Simone Arveda/Getty Images)

Dopo aver richiesto due proroghe, il procuratore federale Giuseppe Chinè sta per concludere le indagini relative alla manovra stipendi della Juve. Entro metà aprile si attendono le richieste della Procura, con il deferimento per il club bianconero – che potrebbe anche decidere di patteggiare. Sulla Gazzetta dello Sport si raccontano le sensazioni della società in merito alla vicenda. Secondo la Rosea infatti la Juve non si aspetta conseguenze sportive, cioè punti di penalizzazione in classifica, ma semplicemente una multa. Soprattutto se venisse confermato il -15 o se ci fosse solo una riduzione.

Che non sarà comunque di poco conto, perché secondo il regolamento della Giustizia Sportiva per casi di questo tipo l’ammenda può essere “da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto” – nel comunicato Juve si parlava di 90 milioni di risparmio, quindi la multa può arrivare fino a un massimo di 270 milioni. I giocatori che hanno sottoscritto gli accordi invece rischiano fino a un mese di squalifica. La speranza è di chiudere il procedimento entro la fine del campionato e dunque affrontare le conseguenze nella stagione in corso. Ma se si andasse oltre il 4 giugno, cioè dopo l’ultima giornata di campionato, le eventuali pene saranno afflittive nell’annata prossima.