Manovra stipendi, la Juve respinge le accuse. Ma sul patteggiamento…

La Juve respinge in blocco le accuse della Procura Federale in merito alla questione manovra stipendi. Il club ha emesso un lungo comunicato in cui specifica di aver operato nel rispetto delle leggi. Anche se l’ipotesi patteggiamento non è da escludersi.

La notifica di chiusura delle indagini è arrivata. La Procura Federale accusa la Juve di aver violato l’articolo 4, cioè quello che si rifà alla lealtà sportiva, per il caso legato alla manovra stipendi. I rischi vanno dall’ammenda a punti di penalizzazione. Il club respinge le accuse emanando un comunicato preciso: “La Procura Federale anche in virtù di asserite violazioni contabili, ha ipotizzato la violazione dell’articolo 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva. In virtù delle ragioni già illustrate, inter alia, nella Relazione finanziaria annuale al 30 giugno 2022 e nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 31 dicembre 2022, la Società ritiene di aver applicato correttamente i rilevanti principi contabili internazionali, nonché di aver operato nel pieno rispetto del principio di lealtà sportiva“.

E aggiunge: “Per maggiori informazioni, si rinvia alle relazioni finanziarie citate, nonché ai comunicati stampa diffusi dalla Società in data 2 dicembre 2022 e 24 marzo 2023. Si precisa che la Comunicazione trasmessa non costituisce esercizio dell’azione disciplinare da parte della Procura Federale; la Società potrà ora avere accesso agli atti e articolare le proprie difese nei termini previsti dal Codice di Giustizia Sportiva”.

Manovra stipendi, i possibili scenari: il patteggiamento è ipotesi concreta

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(Photo by Marco BERTORELLO / AFP) (Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Al di là delle posizioni ufficiali, la volontà della Juve è quella di chiudere al più presto le varie situazioni. Per evitare che la prossima stagione venga vissuta come quella in corso nell’incertezza più totale, la via più veloce è quella del patteggiamento. Se sarà così, lo sconto della pena può arrivare fino alla metà di quella prevista. Molto dipenderà dalla decisione del Collegio di Garanzia del CONI. Il 19 si pronuncerà in merito al ricorso per il caso plusvalenze. Secondo quanto riporta Calcio e Finanza, la società potrebbe prendere in considerazione l’idea di patteggiare qualora venissero restituiti i 15 punti di penalizzazione