Manovra stipendi, il termine per il deferimento è scaduto ma…

Oltre al campo, la Juve deve concentrarsi anche sulle vicende giudiziarie, con l’incombente nuova penalizzazione per il caso plusvalenze e il filone manovra stipendi. Se per il primo c’è una data, la seconda questione è avvolta nel mistero.

La vittoria contro la Cremonese ha permesso alla Juve di consolidare il secondo posto in classifica. Con i tre punti, i bianconeri salgono a quota 69, a +4 dalla Lazio quarta e a +8 dal Milan quinto. La qualificazione alla prossima Champions League però non è ancora ipotecata, perché lunedì 22 è attesa la nuova sentenza della Corte d’Appello Federale in merito al caso plusvalenze. Dopo il parziale accoglimento del ricorso da parte del Collegio di Garanzia del CONI che ha rimandato alla CAF il verdetto, la penalizzazione verrà rimodulata.

Dunque, è altamente probabile che ci sarà una riduzione rispetto al -15 inflitto lo scorso gennaio, con la stessa accusa che ha definito sproporzionata la pena. In queste condizioni di classifica il -9 che il procuratore Chinè chiedeva per il primo processo potrebbe non essere sufficiente per tenere fuori la Juve dalla Champions e sarà così interessante vedere gli sviluppi. Che inevitabilmente si intrecciano con il filone della manovra stipendi.

Manovra stipendi, scaduti i termini per il deferimento della Juve. Cosa succede ora?

manovra stipendi chinè figc juve procura federale
(Photo by Marco BERTORELLO / AFP) (Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Il 12 aprile scorso la Procura Federale ha inviato alla Juve la notifica di chiusura delle indagini per quanto riguarda il filone legato alla manovra stipendi. Entro 30 giorni ci sarebbero dovuti essere degli sviluppi: o deferimento per il club, o archiviazione. Ad oggi non è arrivata nessuna comunicazione né in un senso né nell’altro.

Situazione decisamente strana, anche perché se i reati contestati sono così gravi – come sostiene chi ha già la sentenza in mano da tempo – la Federazione dovrebbe intervenire in tempi rapidi. La risposta più probabile è che Chiné stia aspettando la sentenza definitiva sul caso plusvalenze. A quel punto, se arrivassero quei famosi 9 punti di penalità, il procuratore sarà più disponibile a un patteggiamento per la manovra stipendi, che comporterebbe per la Juve una maxi multa – scenario più plausibile – o qualche punto di penalità aggiuntivo.