Mario Mandzukic, centravanti croato della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista al ‘Corriere della Sera’. Non parla quasi mai l’ex Bayern e Atletico, e lo conferma anche in questa chiacchierata con Paolo Tomaselli. Quando lo fa, però, le sue parole pesano come macigni, esattamente come quelle scivolate che effettua durante le partite per aiutare i compagni di difesa nonostante sia pagato principalmente per altro. Nell’economia della squadra, le caratteristiche di Mandzukic sono fondamentali ed è anche per questo che i pochi gol non lo preoccupano:
“A volte è meglio vincere che contare i propri gol – sottolinea – . Quando esco dal campo non sono arrabbiato, sono dispiaciuto. È come quando da piccolo giocavi nel cortile e la mamma ti chiamava per ritornare a casa. Ci metto tanta passione, uscire dispiace ma non è una cosa grave”.
Calatosi sin da subito nella realtà Juve, il croato spiega cosa significhi indossare la maglia bianconera:
“Essendo la Juventus non basta indossare la maglietta ed aspettare che gli altri caschino ai nostri piedi. Dobbiamo essere belve feroci per vincere e rivincere”.
Con il rientro di Dybala, Mandzukic dovrà sudare per conquistarsi un posto, a meno che Allegri non decida di “rischiare” il tridente:
“Higuain? Ci capiamo benissimo sia in campo che fuori, c’è stima anche se so che magari a qualcuno farebbe piacere se ci fosse disaccordo. Abbiamo dimostrato di poter e sapere giocare insieme. Tridente con Dybala? Si può fare, il calcio è semplice. A volte qualcuno vuole rendere complicato”.
Venerdì pomeriggio, Milan permettendo, si giocherà la Supercoppa Italiana, un trofeo che Mandzukic ha già conquistato l’anno scorso con la maglia della Juventus. Il chiodo fisso, conferma, rimane la Champions…
“Una finale difficile – sottolinea – . La sconfitta di Milano per noi deve essere un promemoria per arrivare concentrati e focalizzati sulla vittoria. Champions? La vittoria con il Bayern è un ricordo bellissimo, vorrei rivivere quelle sensazioni con la Juventus. Serve anche fortuna, ma batterci per due gare di fila è difficile per chiunque. Andiamo avanti con fiducia”.