Mandzukic: il futuro è un mistero, perché non viene reintegrato?
Di Mario Mandzukic si sono perse letteralmente le tracce: perché non si allena e non “lavora” come da contratto in attesa della cessione?
“Mandzukic? Eravamo d’accordo con lui sul fatto di poter andare in Qatar. Ci sono altre soluzioni”. Quali? Non è stato chiarissimo Fabio Paratici prima di Juventus-Bayer Leverkusen. Il responsabile dell’area tecnica Juve, parlando ai microfoni di Sky ha fatto il punto della situazione sul centravanti croato di 33 anni, di cui si sono perse le tracce da un paio di settimane. Mario Mandzukic non si allena, ma non è dato sapere se si tratti di una scelta societaria o se sia il calciatore a non voler più scendere in campo alla Continassa.
In estate, l’ex Bayern ha rifiutato diverse destinazioni, o almeno così ci hanno raccontato i giornalisti “bene informati”, ma la Juventus ha cercato di cederlo a tutti i costi fino all’ultimo. Il 30 settembre, però, si è chiuso il mercato del Qatar, ragion per cui al momento non sembrano esserci al vaglio altre ipotesi. Le soluzioni di cui parla Paratici, probabilmente, potranno concretizzarsi eventualmente con l’anno nuovo: un altro campionato europeo (Premier League e Bundesliga gradite), Super League cinese o MLS americana.
Mandzukic fuori rosa: i precedenti
Fino ad allora, però, che senso ha pagare il lauto stipendio a Mandzukic senza poterlo eventualmente utilizzare? La novità di quest’anno della dirigenza bianconera, infatti, sembra essere questa semplicità nel mettere fuori squadra i calciatori. È successo a Dybala, che rientrato con 5 giorni di anticipo dalle vacanze, questa estate non è stato fatto allenare e costretto a farlo da solo in casa in attesa di un’eventuale cessione. È poi toccato a Rugani, sparito per due giorni per via di una trattativa e poi reintegrato solo in seguito all’infortunio di Chiellini. Va bene il discorso della “serenità” da preservare e quindi il no alla titolarità di un giocatore durante una trattativa di mercato, ma addirittura esautorare dagli allenamenti, ovvero dal lavoro per cui sono pagati, sembra eccessivo.