Mandzukic annuncia l’addio alla nazionale della Croazia con una lettera

Mario Mandzukic non giocherà più con la maglia della Croazia: a 32 anni il centravanti si dedicherà solo ed esclusivamente alla Juventus

Mario Mandzukic a 32 anni annuncia l’addio alla nazionale della Croazia: il centravanti della Juventus ha deciso che sia il momento di concentrare tutti i suoi sforzi con la maglia bianconera. L’annuncio arriva ad un mese dalla sconfitta nella finale dei Mondiali di Russia e tramite una lettera pubblicata sul sito ufficiale della federazione croata.

“Cari tifosi – scrive Mandzukic – , mi è sempre piaciuto parlare in campo piuttosto che fuori. Pertanto, queste parole sono un po’ più difficili di quanto sia stato per me fermare un avversario o correre per 120 minuti. Più difficile, perché so quanta felicità mi portano tutti gli incontri, le partite e le vittorie. Più difficile, perché so quanto sia emozionante ascoltare il nostro inno prima della partita. Più difficile, perché so quale onore è vestire la maglia croata e rappresentare il tuo paese. Più difficile, perché so che questa è veramente la fine.

Eppure, so che è il momento giusto per queste parole. Per quanto l’argento mi riempia di nuove energie – ammette – , mi è stato più facile prendere questa decisione impossibile. Abbiamo vissuto i nostri sogni, abbiamo sentito l’incredibile amore dei fan e sfiorato un successo storico. Questo mese, così come l’arrivo a Zagabria, Slavonski Brod e in tutta la Croazia, rimarrà il ricordo più importante della mia carriera. È stato il viaggio più bello con la squadra e il miglior ritorno a casa. Sono felicissimo, orgoglioso dell’argento che per cui abbiamo sofferto anni, attraverso un sacco di sforzi, sforzi, fatica, delusione e momenti pesanti.

Non c’è il momento ideale per lasciare. Se potessi, credo che giocherei per la Croazia finché sarò in vita perché non c’è orgoglio più grande. Ma sento che il momento di lasciare per me è ora. Se ho fatto del mio meglio per dare il mio contributo al più grande successo del calcio croato.

14 anni fa, per la prima volta, da giovane ragazzino indossavo una divisa sacra. Da allora ho incontrato, giocato e lavorato con molti compagni di squadra, allenatori e persone. Abbiamo tutti avuto lo stesso obiettivo: dare tutto per il successo della Croazia. Ringrazio tutti, perché tutti in qualche modo hanno lasciato un segno nella mia carriera. Lungo la strada con me, ci sono sempre stati tutti i miei migliori amici e li ringrazio per il loro grande sostegno.

E infine, grazie ai tifosi.

Nessuno di noi è perfetto. Ho sbagliato gol, ho perso la palla o non ho capito.

Ma ho sempre dato tutto e lasciato il cuore in campo. Grazie per averlo riconosciuto ed essere vicini a me e alla squadra.

Da oggi, sarò insieme a voi – conclude – tra i più importanti tifosi croati”.