Mancini alla Juventus al posto di Sarri? Perché sì e perché no

Roberto Mancini al posto di Maurizio Sarri sulla panchina della Juventus: la notizia circola ormai da ore, quante possibilità ci sono

Roberto Mancini lascia la nazionale per sedersi sulla panchina della Juventus? La notizia circola ormai da diverse ore ed è rimbalzata da più fonti: il club bianconero, per nulla contento del lavoro di Maurizio Sarri, sarebbe alla ricerca di un nuovo profilo tecnico, meno allenatore e più “gestore”. Di alternative non ce ne sono tante, visto che i big non si muoveranno questa estate, nemmeno quel Zinedine Zidane che è il pallino di Andrea Agnelli. Fermo restando che pubblicamente sia il presidente sia il CFO Paratici hanno confermato Sarri indipendentemente dal risultato di venerdì contro il Lione, il profilo di Mancini sarebbe calzante.

Mancini alla Juventus? Perché no

Dopo aver rivitalizzato la nazionale italiana, l’ex tecnico di Inter e Manchester City potrebbe essere quel ritorno alla normalità che sta cercando il club bianconero dopo un anno nel quale con un “maestro” di calcio si è rischiato di non vincere nemmeno lo scudetto. Mancini è più bravo ad adattarsi al “materiale” a disposizione rispetto all’attuale tecnico, ma sarà disposto a lasciare a metà il discorso iniziato sulla panchina della nazionale italiana? Più volte, infatti, lo jesino ha sottolineato di voler chiudere il biennio in azzurro con Europeo da protagonista.

Lippi spinge “Mancio” verso Torino?

L’unica motivazione che potrebbe spingerlo a lasciare la panchina dell’Italia per quella della Juventus, potrebbe essere l’imminente nomina di Marcello Lippi quale direttore tecnico. Un ruolo di supervisore che si dice abbia indispettito Mancini tanto da indurlo a rimostrare contro il presidente federale Gabriele Gravina. La scelta del tecnico di Jesi andrebbe letta anche con la necessità di tenere gran parte della rosa attuale, non essendoci tempo e soldi per una vera e propria rivoluzione. Con Mancini, ad esempio, potrebbe essere rivitalizzato Federico Bernardeschi, visto che tra i due c’è un ottimo rapporto e l’ex viola ha fatto molto bene in azzurro dal cambio di guida tecnica.