Mancini al Processo di Napoli: “Tutti entravano negli spogliatoi degli arbitri, non solo Moggi”

È durata circa 10 minuti la deposizione di Roberto Mancini al processo di Napoli poiché la difesa degli imputati non ha voluto porgli domande. Con l’allenatore del Manchester City ha parlato il pm Capuano, che si è soffermato anche sulla telefonata tra Facchetti e Bergamo. «Io spesso ho avuto episodi di liti con arbitri – ha detto Mancini – ma a fine gara, presi dalla foga, se ne dicono tante. Di certo quelle cose non le ho dette come sono state poi verbalizzate».\r\nCapitolo Inter-Roma arbitrata da Rosetti: «Nella foga della partita ho fatto accenno ai suoi amici di Torino e alludevo a Moggi, perché pensavo che, essendo lui di Torino, avesse a che fare con quelli della sua città. Ma non so niente di particolare a riguardo. Ho fatto un collegamento facile perché pensavo fossero amici. Conosco Moggi da sempre, ma nello specifico il collegamento con Rosetti era dovuto al fatto che l’arbitro è di Torino». Una delle accuse più pesanti rivolte da Mancini a Moggi nel 2006 era quella di entrare spesso nello spogliatoio degli arbitri: «Ho visto Moggi più di una volta nello spogliatoio degli arbitri, ma era una prassi anche di altri dirigenti di società. Era una cosa che capitava. Magari negli altri casi si poteva trattare di dirigenti addetti agli arbitri, ma non so fornire il nome degli altri dirigenti che mi è capitato di vedere nella mia carriera».\r\nSupercoppa italiana Inter-Juve: nell’occasione, Mancini affermò quattro anni fa che Moggi scese quasi in campo, posizionandosi tra le due panchine durante i supplementari. Adesso il tecnico ritratta: «Di sicuro era fuori dal terreno di gioco. Ricordo che è successo in quella occasione, non so se è successo in altre, non venne allontanato dall’arbitro». Il pm Capuano a questo punto contesta a Mancini la diversa versione fornita nel 2006: «Lei aveva detto di ricordarlo in altre circostanze. E poi aveva anche detto di non avere mai visto altri dirigenti entrare negli spogliatoi degli arbitri».\r\n\r\n(Credits: Tuttosport)