Eventi sportivi come la partita di martedì 23 alle ore 21:00, fra Manchester United e Juventus, sono quelli per cui ne vale davvero la pena amare lo sport, specificamente (in questo caso) il calcio. Il match del Gruppo H valevole per la terza giornata di Champions League non abbisogna di presentazioni. La supersfida che andrà in scena all’Old Trafford rappresenta una vera e propria leccornìa per gli inguaribili calciofili. I bianconeri ci arriveranno a punteggio pieno, mentre i Red Devils con 4 punti in classifica. La Vecchia Signora avrà il dovere di riscattarsi in seguito allo scialbo 1-1 interno con il Genoa di Jurić. Infatti, dopo un buonissimo primo tempo, Madama ha letteralmente gettato alle ortiche 2 punti a causa di un pernicioso atteggiamento autolesionistico. Nella ripresa gli uomini di Max Allegri sono scesi sul rettangolo verde con un approccio troppo molle e un piglio decisamente sbagliato, soprattutto nei primi 15 minuti della seconda frazione. Poi, figlio di questa condotta a dir poco scriteriata, è giunto il pareggio ad opera di Bessa che, lasciato completamente libero da un Bonucci in versione “statua di sale”, ha inzuccato indisturbato alle spalle dell’incolpevole Szczesny. L’ex Milan, per l’ennesima volta, ha palesato tutti i suoi limiti endemici. Pertanto, purtroppo, definirlo un marcatore tutt’altro che irreprensibile e affidabile è una verità apodittica.
Ora sarà indispensabile recuperare tutte le energie mentali e fisiche per affrontare a testa altissima lo United di Mourinho e soci, big match di fondamentale importanza per il prosieguo del cammino nell’Europa che conta. Il Manchester, che in questo avvio di Premier ha rimediato una sequela di figure barbine, come testimonia l’impietosa classifica che lo vede attualmente relegato al decimo posto, dovrebbe presentarsi con tutti i suoi effettivi a disposizione, eccezion fatta per Alexis Sanchez. Dunque, il tecnico portoghese sarebbe orientato a schierare un 4-3-3 formato da: De Gea; Young (Valencia), Smalling, Lindelöf, Shaw; Fellaini, Matic, Pogba; Martial, Lukaku, Rashford. La Juve, oltre a Khedira, dovrà rinunciare anche a Emre Can per via di un nodulo tiroideo che, come riportato nel comunicato sul sito ufficiale bianconero, «potrebbe anche necessitare di un trattamento chirurgico», e come se non bastasse pure a Mandzukic, indisponibile dell’ultima ora per una distorsione alla caviglia sinistra. Max Allegri pare intenzionato a schierare un 4-3-2-1 così composto: Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur (Cuadrado), Pjanic, Matuidi; Bernardeschi, Dybala; Cristiano Ronaldo. Chance per Cuadrado che potrebbe giocare titolare al posto di Rodrigo Bentancur in posizione di mezz’ala destra, ma adottabile anche un 4-3-1-2 con Federico Bernardeschi alle spalle del tandem Ronaldo–Dybala.
Il Manchester United è una compagine dotatissima dal punto di vista fisico, nonché ricca di strepitose individualità come, su tutti, l’ex di lusso Paul Pogba. I Red Devils, in fase di possesso, prediligono il lancio lungo sulla prima punta (Lukaku), che spizza per favorire l’inserimento delle mezz’ali o delle ali, oppure, in alternativa, protegge la sfera in modo tale da far salire la squadra. Altra peculiarità ben definita dello United di José Mourinho è la costante sovrapposizione dei due laterali bassi, finalizzata a creare situazioni di superiorità numerica sugli esterni. Pogba, invece, è colui in grado di rompere gli equilibri con i suoi classici strappi palla al piede, ma anche con repentine e improvvise verticalizzazioni dirette ai due esterni alti o bassi o al centravanti. Per quanto concerne la fase di non possesso, lo United si dispone con un 4-5-1 molto stretto e compatto, in cui le due ali si abbassano in mediana per incrementare la densità in mezzo al campo. Questo schieramento, inoltre, consente di effettuare un’efficace chiusura delle linee di passaggio.
La Juventus dovrà cercare di alzare i ritmi anzitutto nello scorrimento palla, puntando a delle transizioni positive fluide e snelle, in maniera tale da velocizzare la manovra e aumentare sensibilmente efficacia e pericolosità nella trequarti avversaria. In fase di non possesso Chiellini e compagni avranno l’obbligo di presidiare con la massima attenzione le fasce, zona cardine sulla quale sovente si sviluppa il gioco dei Red Devils, magari, all’uopo, raddoppiando con il contributo dei due esterni alti. Però, il vero diktat, sarà evitare a tutti i costi blackout mentali come accaduto contro il Genoa. Questa sfida di lusso sarà il classico match in cui non bisognerà mollare nemmeno di un millimetro, poiché potrebbe far correre il rischio, agli uomini di Allegri, di pagare inesorabilmente dazio. Servirà la vera Juventus, quella con gli occhi della tigre, una Juve di forte personalità, autorevolezza e focalizzata al 100% sull’obiettivo. I prodromi per espugnare Old Trafford ci sono tutti, a patto che non si perseveri nei gravissimi errori commessi nell’ultima gara di campionato.