Malagò sul caso Juve: “La giustizia sportiva ha funzionato”
Malagò torna sulle vicende giudiziarie della Juve. Il presidente del CONI ha commentato la fine di ogni vicenda che ha coinvolto il club bianconero in questa stagione e dell’operato della giustizia sportiva.
Con il patteggiamento, la Juve ha chiuso completamente ogni vicenda giudiziaria. L’accordo raggiunto per la manovra stipendi con la Procura Federale ha scongiurato ogni ripercussione sulla prossima stagione e i bianconeri potranno ripartire da zero. Di polemiche però ce ne sono state molte, fra chi si aspettava sanzioni più dure rispetto alla multa da circa 700mila euro – i tifosi avversari – e chi invece voleva andare a processo per dimostrare la propria innocenza – gli juventini. La società ha ritenuto conveniente patteggiare e così è stato, per la soddisfazione di tutto il movimento sportivo. E anche del CONI.
Malagò sul caso Juve: “Va tutelato il diritto alla difesa, se ricevi un provvedimento a fine maggio non va bene”
Giovanni Malagò è tornato sulle vicende extracampo che hanno coinvolto la Juve. Il presidente del CONI ha parlato in conferenza stampa dopo la riunione della Giunta Nazionale del Comitato Olimpico. “Per come si è conclusa la vicenda mi sembra evidente che la giustizia sportiva abbia funzionato a fronte di una collaborazione con quella ordinaria” ha dichiarato Malagò, proseguendo: “Stiamo predisponendo un documento su cui cercheremo di accelerare il prima possibile. Va tutelato il diritto alla difesa ma servono tempi tecnici sia per i ricorrenti che per chi deve giudicare il ricorso”.
Malagò poi osserva: “Se un provvedimento viene emesso a gennaio il problema non esiste, ma se arriva il 27 di maggio è evidente che la situazione debba essere affrontata. Qualsiasi avvocato dirà che questi tempi servono per difendere la società penalizzata. Bisognerebbe chiudere le fasi istruttorie in anticipo, salvo alcuni fatti che accadono a ridosso del processo”.