Ma come si è ridotto? L’icona del calcio conciata tragicamente | Vederlo così fa male al cuore
L’episodio ha sconvolto tutti, è davvero messo male: incredibile come si è ridotta questa leggenda del calcio.
Per un calciatore il ritiro è sempre un momento molto traumatico. Parliamo infatti di una categoria di lavoratori decisamente fuori dal comune, che iniziano l’attività agonistica ai massimi livelli in giovanissima età, e continuano poi per oltre un ventennio ad avere una vita, una routine, che però finisce molto presto.
Uno sportivo ad alti livelli smette infatti di giocare in un momento della propria vita, in cui gli altri lavoratori si stanno appena realizzando professionalmente o sono ancora all’inizio della loro ascesa professionale. Per un calciatore non è così, e quando decide di smettere, e questo solitamente accada tra i 35 e i 40 anni, per lui inizia una seconda vita che non è affatto semplice da affrontare.
Si tratta infatti di dover ricominciare totalmente da zero, e abbandonare uno stile di vita che si è praticato per oltre trent’anni. E difatti capita più spesso di quanto si pensa che inizialmente, dopo aver smesso con l’attività agonistica, i calciatori si ritrovino a dover affrontare dei periodi di forte depressione, non riuscendo ad accettare che quella fase della loro vita si sia ormai conclusa.
Anche perché bisogna considerare che chi riesce a fare lo sportivo ad alti livelli, si abitua nel corso degli anni a vivere un’adrenalina, quando ci si ritrova a giocare in uno stadio pieno di persone, a cui non è affatto semplice dire addio.
La difficile vita di un calciatore dopo il ritiro
Molti però, superato il difficile momento iniziale di smarrimento, riescono subito a reinventarsi, anche perchè la maggior parte degli ex calciatori resta comunque in questo mondo in un modo o nell’altro.
Alcuni scelgono di intraprendere subito una carriera da allenatori, altri da commentatori sportivi o dirigenti. Altri calciatori invece, avendo magari anche delle disponibilità economiche accumulate in carriera che gli consentono di poter vivere senza lavorare, finiscono purtroppo a far degenerare problemi, difetti e dipendenza, che avevano già iniziato ad accumulare nel corso della loro carriera.
Gascoigne salvato da un tifoso
Questo è il caso di Paul Gascoigne, uno dei calciatori più forti e al contempo istrionici degli ultimi trent’anni, paragonabile solo a Eric Cantona. Gascoigne era un fenomeno vero, ma fin dagli inizi della sua carriera, ha sempre scelto di condurre una vita molto sregolata con quella che poi negli anni è diventata una vera e propria dipendenza dall’alcol, degenerato quando ha appeso gli scarpini al chiodo.
E infatti in questi giorni Gascoigne è stato salvato da un uomo nei pressi di un hotel di Bournemouth, che lo ha tirato fuori da una rissa a cui stava partecipando alterato dai fiumi dell’alcol.