Lo scudetto di cartone rimane dov’è. Se la cavano con la solita multina…

Se la cavano con la solita multina. Chi? I soliti noti. Quelli che taroccano i passaporti (e ottengono così punti in classifica in modo fraudolento), che perfezionano trasferimenti con presidente inibiti per 5 anni (senza proposta di radiazione), che telefonano ai designatori per far mettere in griglia arbitri preclusi in modo da far uscire quello che pare a loro, o peggio entrano negli spogliatoi per chiedere alle terne di smuovere la casella giusta dello score 4-4-4… Anche per la vicenda dello scudetto di cartone si va verso un nulla di fatto o quasi: rimarrà sulle maglie di chi lo ha indossato indebitamente e nella loro bacheca. Il Consiglio Federale (lo hanno già anticipato alcuni consiglieri – Cellino, Macalli, Ulivieri…) decideranno di non decidere, dando un buffetto alla squadra neroeazzurra di Milano, comminando una multa e ‘censurandone’ il comportamento. Nulla più.\r\n“Io chiedo rispetto, aspettiamo la decisione del Consiglio Federale. Noi siamo l’unica società ad aver avuto danni patrimoniali per centinaia di milioni di euro, abbiamo i mezzi per muoverci anche al di fuori della Giustizia Sportiva. Per il momento non lo facciamo, aspettiamo. Se revocano lo scudetto all’Inter per quanto riguarda la Giustizia Sportiva finisce qui. Per quella ordinaria valuteremo”. Era stato questo l’ultimatum del nostro presidente Andrea Agnelli, che con l’azienda di famiglia sponsorizza la nazionale italiana.\r\nNon ci rispetteranno, caro presidente, si terranno il cartonato stretto al petto. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensa John. Se ha modo di parlargli nei prossimi giorni, gli dica che è il momento di usare questi “mezzi che abbiamo per ottenere i risarcimenti per centinaia di milioni di euro”. Grazie