Livorno – Juventus 0-2, pagelle: Pogba sempre in cattedra, Llorente il migliore

Un primo tempo di studio, la ripresa per vincere. Così la Juventus ha chiuso la pratica Livorno con il più classico dei punteggi: un 2-0 che avrebbe potuto anche essere più ampio. L’arbitro ha preferito non infierire sui toscani, che avrebbero potuto subire almeno un rigore e due espulsioni. Alla fine va bene a tutti così e Conte si coccola il sempre super Pogba e un Llorente che a detta del tecnico bianconero “ha ancora margini di miglioramento”. Le pagelle:\r\n\r\nBuffon 6+: Ancora una volta spettatore privilegiato della partita. In un paio di circostanze rischia di vedersela veramente brutta, ma la mancanza di incisività nei contropiedi da parte degli avversari gli permettono di rimanere inoperoso per tutti i 90 minuti.\r\n\r\nCaceres 6+: Partita discreta quella del centrale uruguagio, che ieri si è limitato al solo compito di frenare le ripartenze avversarie. Poche spinte in avanti ma tante coperture dietro.\r\n\r\nVidal 6.5: Schierato nell’insolito ruolo di centrale difensivo, il numero 23 cileno si rende autore di una buonissima prestazione, gestendo con calma plateale il possesso palla e frenando in più di un’occasione i contropiedi livornesi. Troppo alto nei calci d’angolo a favore, dove si dimentica spesso di giocare come difensore e non come centrocampista, riesce però a non far pesare le importanti defezioni di Barzagli e Bonucci. Polivalente.\r\n\r\nChiellini 6+: Prestazione più che sufficiente per il centrale bianconero, che mai ha sofferto le offensive avversarie. Come al suo solito ci mette tanta aggressività e in qualche circostanza prova a spingersi pure in attacco. Ovviamente i limiti tecnici sono palesi, ma è apprezzabile la grinta e la dedizione che ci mette dal 1′ al 90′. Martellante.\r\n\r\nPadoin 6-: Non una partita esaltante quella disputata dall’esterno ex Atalanta, che su quella fascia destra non riesce mai a sfondare. Le occasioni per rendersi pericoloso ci sarebbero, ma anche qui i limti tecnici sono evidenti. Di cross pericolosi verso la porta difesa da Bardi non se ne conta manco uno e solo nel finale si fa notare per qualche spunto interessante.\r\n\r\nPogba 6.5: Altra brillante prova del giovane centrocampista francese, che anche ieri si è dimostrato decisivo per il conseguimento della vittoria. Nella prima frazione è uno dei pochi a mettere un po’ di pepe sulla partita e nella ripresa la classe cristallina di cui è dotato esce allo scoperto. I centrocampisti amaranto non riescono mai nell’arduo compito di strappargli la palla dai piedi e più di una volta vengono derisi dalle sue giocate. Col contagiri il cross che serve a Llorente per sbloccare la partita e fondamentali le palle recuperate nel cerchio di centrocampo. Indispensabile.\r\n\r\nPirlo 6: Le amichevoli con la nazionale devono averlo un po’ spossato, anche perchè ieri il numero 21 bianconero non è stato autore di una partita degna del suo livello. Tocca sì una grande quantità di palloni, ma la maggior parte di essi servono solo ad alimentare uno sterile possesso palla. Le giocate magistrali a cui siamo abituati oggi rimangono in canna e chissà che non se le sia riservate per la partita col Copenaghen.\r\n\r\nMarchisio 6: Sullo stesso livello, più o meno, di Pirlo. I palloni toccati non servono ad alimentare giocate pericolose e gli inserimenti che lo caratterizzavano negli anni scorsi per adesso tardano ad arrivare. Più reattivo nella seconda frazione di gioco, dove prova in un paio di circostanze ad impegnare l’estremo difensore avversario. Senza infamia e senza lode.\r\n\r\nAsamoah 6.5: Uno dei più propositivi. Attento e diligente nella fase difensiva, si tramuta in spina nel fianco quando c’è da accompagnare le sortite offensive. In più di un’occasione salta l’uomo con grande maestria, ma nel momento culminante manca di incisività. Molte sono infatti le opportunità nelle quali potrebbe battere a rete, ma al semplice tiro in porta preferisce la triangolazione col compagno. Lo ripetiamo da inizio campionato, se possedesse un minimo di cattiveria in più sottoporta timbrerebbe il cartellino marcatori con più costanza.\r\n\r\nTevez 6.5: Vederlo tra i migliori in campo non è una novità. Nella prima frazione ha poche chance per rendersi pericoloso e spesso sbaglia la giocata col compagno d’attacco Llorente. Nella ripresa le maglie avversarie si allentano e con più spazi a disposizione riesce a rendersi più temibile. Il gol, arrivato dopo uno scambio in area di rigore col gigante basco, è di pregevole fattura e racchiude in sè tutta la classe e la qualità di cui l’attaccante argentino è dotato.\r\n\r\nLlorente 7: A molti sembrerà strano, ma il Rey leon di Pamplona sta iniziando ad ingranare veramente bene. Il lavoro sporco cui si dedica ogni domenica è fondamentale per i meccanismi tattici della squadra e la capacità con cui mantiene abilmente il possesso della palla è straordinario. Perfette sono le aperture sulle fasce ad allargare il gioco e buone le trinagolazioni col compagno di reparto Tevez. In fase realizzativa, poi, sembra aver preso continuità ed il gol di oggi, fondamentale per sbloccare la partita, testimonia una grande padronanza a livello tecnico. Sempre meglio.\r\n\r\nQuagliarella: S.V.\r\n\r\nVucinic: S.V.\r\n\r\nPeluso: S.V.\r\n\r\nConte 7: Uscire dall’Armando Picchi con 3 punti in saccoccia non è affatto cosa da poco e semplice sarebbe stato incappare in una brutta figura. Decisiva, nel conseguimento della vittoria, la solidità mentale e di gruppo che Conte è riuscito a costruire in questi due anni, una compattezza di squadra che caratterizza solo i migliori club europei. Azzeccata, infine, la scelta di schierare Vidal al centro della difesa, che non ha compromesso l’andamento della gara.\r\n\r\nFoto Getty Images – Tutti i diritti riservati

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Pubblicato da
Alberto Zamboni